Economia e lavoro - 06 marzo 2019, 09:15

L'arte di pulire il marmo non sempre contempla il fai da te

Il marmo è uno dei materiali più durevoli e al tempo stesso delicati, ma è molto bello anche se vissuto.

Il marmo è uno dei materiali più durevoli e al tempo stesso delicati, ma è molto bello anche se vissuto. L'uso di questa pietra si perde nella notte dei tempi. il suo primo utilizzo risale alle civiltà più antiche, come quelle egiziana e greca.

Al marmo è legata una cultura estetica di universale bellezza, ma tra le sue innumerevoli qualità spiccano anche la resistenza e durata che può vantare solo un prodotto lapideo di natura. Tra i marmi più usati in passato per arredare le abitazioni ed i luoghi pubblici sicuramente non si possono non menzionare: il carrara, il rosso verona, il giallo siena, il botticino, il travertino e altri graniti vari. Tutte pietre provenienti dal nostro Paese.

Oggi invece le abitudini sono cambiate e le frontiere sono aperte al commercio in Paesi lontani che una volta sembravano irraggiungibili. Però le qualità in termini di durezza sono molto diverse, parliamo per la maggior parte di prodotti lapidei di natura arenaria e quindi morbidi ed assorbenti che mal si sposano con esigenze di pulizia e praticità. Con l'arrivo dei marmi esteri le cose sono molto cambiate. Un tempo il marmo era solo lucido.

Ora le finiture sono innumerevoli e si spazia dalle levigature alle spazzolature, dalle fiammature alle bocciardature e molto altro ancora. Pertanto per la manutenzione di questi marmi, il fai da te è sconsigliato. Quali sono allora gli accorgimenti per non rovinarli? I nemici giurati dei marmi lucidi sono il limone, il pomodoro, l'aceto e tutti i materiali acidi. Nelle versioni opache gli olii sono devastanti in quanto possono essere assorbiti. Per fortuna, la tecnologia ha concepito dei protettivi che risolvono quasi completamente questi problemi facilitando la manutenzione. Il marmo è un materiale naturale che si adatta ad impreziosire svariate superfici, ma come pulirle? Questa pietra, nuova o vecchia che sia è piuttosto delicata, pertanto richiede una manutenzione mirata.

Allora come pulire il marmo macchiato, sporco o ingiallito? Se proprio siete obbligati ad optare per il fai da te, dovrete fare attenzione a non usare mai detersivi o prodotti abrasivi, da evitare assolutamente la candeggina e asciugare sempre, a fine trattamento, con un panno in camoscio. Se desiderate che il vostro marmo rimanga nelle migliori condizioni possibili dovrete optare per una pulizia periodica, piuttosto semplice e dagli effetti garantiti. Vi basterà dotarvi di un panno morbido o in microfibra, ammoniaca o acqua calda, sapone neutro e olio di gomito.

Dopo aver risciacquato, non dimenticarsi mai di asciugarlo. Nel caso di marmo ingiallito la pietra pomice può essere un valido alleato, infatti è perfetta per eliminare sporco e grasso e per pulire il marmo macchiato. Alla fine dell'operazione applicate del detersivo per i piatti o del sapone di Marsiglia e il vostro marmo tornerà a splendere.  In commercio ci sono davvero tantissimi prodotti per pulire il marmo, però dovete fare attenzione che sull'etichetta sia riportata la dicitura "per superfici in marmo".  Poi vi basterà utilizzare uno straccio in microfibra ben strizzato, dell'acqua tiepida con una dose di detergente ed il gioco è fatto.

I detergenti più comuni si suddividono in tre famiglie: detergenti a base ammoniacale, anticalcare e a base idroalcoolica. Ma se desiderate veramente riportare al vecchio splendore il vostro marmo dovrete affidarvi ad aziende specializzate che oltre ad attuare una levigatura ad opera d'arte sappiano come manutenere in modo appropriato le vostre lastre.