Torna a riunirsi oggi in videoconferenza il cda di Telt, la società italo-francese responsabile della realizzazione e della gestione della futura Torino-Lione. All'ordine del giorno la conclusione della discussione sui bandi di gara da 2,3 miliardi per lo scavo del tunnel di base.
In una lettera la società aveva annunciato al premier Giuseppe Conte l'intenzione di procedere per non perdere 300 degli 813 milioni di euro della prima tranche di contributi comunitari e non incorrere in eventuali responsabilità civili e amministrative.
Intanto ieri si è riunito in Valsusa, a San Didero, il coordinamento No Tav per fare il punto della situazione. Un'occasione per ricordare l'appuntamento del 23 marzo a Roma - la grande manifestazione nazionale contro le "grandi opere inutili" -, ribadendo la volontà di proseguire la lotta a prescindere dalle mosse del governo.
"Confidiamo - afferma Nilo Durbiano, sindaco di Venaus - che quanto scritto dal presidente Conte venga preso alla lettera dai suoi interlocutori: auspichiamo un incontro a breve scadenza fra lui, Macron e l'Unione Europea per una rivalutazione complessiva del progetto".
Fra i presenti anche Francesca Frediani, consigliere regionale M5S: "Sono davvero contenta - ha dichiarato - per l'affetto che molti mi hanno dimostrato. Persone con cui si può ancora condividere un cammino".