Economia e lavoro - 12 marzo 2019, 16:40

I precari della scuola scendono in strada: a rischio 7000 classi alla campanella di settembre [FOTO e VIDEO]

L'allarme dei sindacati: "In tutto il Piemonte sono più le esigenze che i posti rimasti in graduatoria"

Il mondo della scuola aspetta con timore la campanella di settembre. Con l'inizio del nuovo anno scolastico, infatti, potrebbero essere oltre 7000 le classi in Piemonte che potrebbero non avere un insegnante in cattedra, tra mancate assegnazioni e docenti arrivati alla soglia della pensione.

Il tutto, mentre le liste cui attingere si stanno esaurendo. Per far sentire la propria voce, i sindacati della scuola di CGIL, CISL e UIL si sono dati appuntamento oggi pomeriggio sotto i portici di corso Vittorio Emanuele II, davanti alla sede del Provveditorato, in attesa di risposte alle proprie domande e ai propri dubbi. 

"Il precariato è la vera emergenza - dice Diego Meli, di Uil scuola -: ci sono centinaia e centinaia di docenti e personale ATA precari e serve un piano straordinario per la loro immissione, soprattutto per quei docenti che hanno tre anni di servizio, abilitati o non abilitati".

Anche perché, di mezzo, potrebbero finire ancora una volta i precari: "Che già all'inizio di quest'anno scolastico sono andati a salvare molte situazioni di difficoltà, ma che non possono essere stabilizzati - aggiunge Teresa Olivieri CISL Scuola Torino -. E di mezzo rischia di finirci soprattutto la continuità di insegnamento, quindi la qualità della nostra scuola e il futuro dei ragazzi".



"Chiediamo risposte molto semplici - conclude Massimiliano Rebuffo, FLC Cisl Torino - per stabilizzare i precari che hanno almeno 36 mesi di servizio in una graduatoria a esaurimento che sia pronta per il primo di settembre. Anche perché le graduatorie dell'ultimo concorso e quelle regionali sono quasi esaurite. Altrimenti, chi va in aula a settembre? Chi in questi anni ha permesso alla scuola di andare avanti ha il diritto di essere stabilizzato: chiediamo che, a spese del MIUR, nel corso dell'anno si faccia un corso abilitante per gli insegnanti di terza fascia che ne hanno bisogno".

Lo stesso problema si amplia anche al personale ATA, anche in questo caso sotto organico rispetto alle necessità. Una delle ipotesi proposte dai sindacati è quella di avviare una fase transitoria: "Per le immissioni in ruolo che permetta di assumere gli abilitati e i docenti di terza fascia con tre anni di servizio, e la stabilizzazione del personale ATA su tutti i posti vacanti e disponibili".

Un altro capitolo importante è quello legato agli insegnanti di sostegno: "In Piemonte chiediamo l’aumento dei posti di specializzazione sul sostegno, ritenendo insufficienti i 200 posti che il sistema universitario piemontese offre agli aspiranti insegnanti specializzandi. Chiediamo inoltre di ridurre i costi dei percorsi di specializzazione sul sostegno".

Le stesse manifestazioni, nella giornata di oggi, si sono tenute anche nelle altre città capoluogo di provincia di tutto il Piemonte. 

Massimiliano Sciullo