È fissato per domani, giovedì 14 marzo, l’incontro tra la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus e il Comune di Candiolo per rinnovare e modificare la convenzione siglata nel 2010, per adeguarla alle mutate esigenze cliniche e scientifiche dell’Istituto di Candiolo IRCCS. Si avvia così il cammino per un nuovo significativo sviluppo dell’Istituto di Candiolo, che consentirà di offrire una sempre più alta qualità di ricerca e di cura e di continuare ad essere un centro oncologico di riferimento internazionale in grado di raccogliere le sfide della medicina del futuro.
Il testo della convenzione che verrà sottoscritto offre la possibilità di un ampliamento edilizio (attualmente l’Istituto si estende su 56 mila metri quadrati). Nuovi spazi da destinare alla clinica, ad attività di formazione di figure professionali altamente specializzate, alla ricerca, e ad attività congressuali.
Il progetto procederà per lotti funzionali e in alcune parti sarà definito con la Regione Piemonte. L’Istituto di Candiolo, l’unico “a carattere scientifico” del Piemonte, fa infatti parte della Rete Oncologica Regionale e offre i suoi servizi in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale.
Per Stefano Boccardo, sindaco di Candiolo: “E’ un passo importante che rafforza ulteriormente la collaborazione tra il Comune e IRCC nell’ottica di offrire un ospedale sempre più punto di riferimento per la cura e la ricerca”.
“Con questa intesa – sottolinea la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro - l’ Istituto potrà continuare a crescere in spazi e servizi per curare sempre di più e sempre meglio i pazienti e offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro”.
L’ Istituto di Candiolo è stato realizzato esclusivamente con il sostegno di oltre 300 mila donatori privati. Ha cominciato la sua attività nel 1996. Vi lavorano oltre cinquecento persone tra medici, ricercatori, infermieri, tecnici e amministrativi. Nella ricerca sono impegnate 310 persone e Candiolo è al secondo posto fra tutti gli istituti italiani per numero di pubblicazioni sulle 10 più importanti riviste del mondo. Per quanto riguarda l’ attività assistenziale, nel 2018 i volumi sono ulteriormente cresciuti, con 7.812 ricoveri e 6.600 interventi chirurgici.