Donne e tecnologia non sono due mondi distinti (né distanti). Eppure quella che viene definita differenza di genere ("gender gap") sta venendo sempre meno.
Un evento come Girls Tech, organizzato per la sua prima edizione da Synesthesia al Talent Garden della Fondazione Agnelli, vuole remare proprio in questa direzione, "abbattendo le differenze culturali e garantendo pari opportunità" anche nel mondo STEM, ovvero la sigla che raccoglie discipline come scienza, tecnologia e matematica.
Uno dei primi effetti è la creazione di un vero Manifesto, condiviso dagli organizzatori e dalle aziende che si sono associate a Girls Tech. E già nel corso della mattinata gli spazi di Tag sono stati "invasi" da bambine delle scuole elementari e medie che si sono avvicinate a temi e argomenti scientifici tramite il gioco. E in platea, accanto alle aziende del territorio come Deltatre, che ha circa 60 posizioni aperte e cerca candidature femminili (40 a Torino), ci sono anche mostri sacri come Google o Amazon, ma anche Lamborghini.
"Ci sono percorsi che vedono le donne ancora come molto marginali - dice l'assessora regionale alle Pari opportunità Monica Cerutti - e dobbiamo lavorare fin dai bambini e fare molto, per annullare i pregiudizi. E oltre al lavoro culturale dobbiamo fare molto anche sulla segregazione orizzontale, ovvero portando le donne in ambiti a loro preclusi, così come in quella verticale, ovvero nei margini di carriera. Infine, c'è il discorso degli stipendi e delle differenze su quanto guadagnano le donne rispetto agli uomini".