Attualità - 23 marzo 2019, 07:07

Codice LEI: un sistema per la sicurezza Finanziaria

Il codice fornisce ai risparmiatori e agli investitori maggiore sicurezza e trasparenza, un sistema voluto dall’Unione Europea in risposta all’aumento dei rischi nel sistema finanziario

Il 2008 verrà ricordato come annus horribilis della finanza mondiale, segnato dal tracollo di Lehman Brothers, una banca d’investimento storica, la cui bancarotta oggi è divenuta il simbolo dell’ingresso nella grande crisi economica. Così come il 1929 è l’anno del crack di Wall Street che segna l’inizio della grande depressione, il 2008 è la data d’inizio della grande crisi finanziaria. I fenomeni che innescano le crisi economiche sono ciclici e le cause che le producono sono sempre molteplici, ma per il grande pubblico queste crisi sono legate ad alcuni eventi specifici che diventano simbolici, anche se in realtà una crisi economica è un fenomeno sistemico dove tanti fattori concorrono all’innesco che fa detonare un determinato assetto economico.

Il caso Leham Brothers rimane comunque un fatto significativo e dal 2008 in poi, tutte le istituzioni politiche e finanziarie, a cominciare dalle banche centrali, hanno cercato di creare un “cordone sanitario” attorno alle società finanziarie in modo da migliorane la sicurezza ed evitare il contagio in caso di crack finanziari. E’ in questa ottica che si sviluppa anche il codice LEI che fornisce ai risparmiatori e agli investitori maggiore sicurezza e trasparenza, un sistema voluto dall’Unione Europea in risposta all’aumento dei rischi nel sistema finanziario, soprattutto nel rapporto tra erogatori di servizi e consumatori, cioè risparmiatori e investitori.  

Cosa è il codice LEI?

Il codice LEI è una serie alfanumerica che identifica un’entità finanziaria attiva ad esempio nella gestione di fondi d’investimento o fondi pensione,  futures o derivati, transazioni forex, titoli o azioni ed altri strumenti finanziari. La parole LEI è un acronimo inglese che significa Legal Entity Indentifier, Identificazione legale di un ente, un codice di 20 caratteri prodotto secondo gli standard ISO 17442:2012 

Questo codice viene rilasciato su richiesta alle persone giuridiche da enti nazionali monitorati a livello internazionale dalla Global Legal Entity Foundation (GLEIF). Il codice LEI ha un costo di emissione e un costo annuale di gestione che consente l’identificazione da parte di un ente nelle transazioni finanziarie effettuate globalmente in tutti i mercati finanziari. La motivazione di fondo è quella di creare un sistema  mondiale per uniformare e avere traccia dei soggetti giuridici operanti nei mercati finanziari. Nel nostro paese il rilascio del codice LEI è un obbligo per le imprese,  le banche e i consulenti che gestiscono fondi di investimento gestiti da società iscritte al Registro delle Imprese, i fondi pensione, le Pubbliche Amministrazioni, le associazioni e le fondazioni che risiedono in Italia assoggettate al compito di  fare reporting.

Potremmo semplificare dicendo che il codice LEI  è la carta di’identità di un ente capace di fornire  immediatamente le informazioni sul soggetto giuridico: la denominazione, il codice fiscale, la partita IVA, l'indirizzo della sede legale, i dati della struttura societaria. Evidentemente lo scopo è quello di controllare e sopprimere attività dannose da parte di  enti che non si conformano alle normative vigenti grazie all’attivazione di un archivio digitale che consentirà alle autorità di controllo nazionali e internazionali di riscontrare maggiore trasparenza nelle transazioni finanziarie ed ottenere una maggiore sicurezza nei processi. In questo modo si crea una ulteriore livello di difesa nella gestione del rischio sistemico globale e di ridurre la possibilità di nuove pericolose crisi sui mercati come quella del 2008.

 

c.s.