“Se si vuole che l’aeroporto di Caselle diventi più attraente bisogna innanzitutto collegarlo meglio con la città di Torino”. Ad affermarlo è la consigliera regionale del Moderati Maria Carla Chiapello che, con un’interrogazione in aula, ha chiesto all’assessore ai Trasporti di sollecitare Sadem, il gestore del servizio di trasporto da e verso lo scalo, a sostituire il bus con una navetta. “Ci vuole una linea dedicata e non più condivisa con i pendolari di Caselle e Borgaro, che passi dal raccordo autostradale, senza fare fermate intermedie, in modo da ridurre di almeno un quarto d’ora i tempi di percorrenza. Gli attuali 50 minuti sono troppi” spiega la consigliera.
In effetti, i mezzi di trasporto che mettono in collegamento l’aeroporto con il centro della città non sono un esempio di efficienza. L’alternativa al bus di Sadem, che attraversa l’hinterland e fa numerose soste nei paesi, è il treno che fino alla stazione Dora impiega soltanto 19 minuti ma poi, per raggiungere Porta Susa o Porta Nuova, occorre prendere un altro pullman. “Da novembre, per almeno un anno e mezzo, a causa dei lavori in corso Grosseto, il convoglio si fermerà soltanto più alla stazione di Venaria Reale e quindi le distanze si allungheranno ancora di più, causando notevoli disagi” aggiunge Chiapello.
Anche questa volta la risposta è stata letta in aula dall’assessore alle Politiche sociali Ferrari, per bocca del quale l’assessore Balocco ha fatto sapere che è impensabile far transitare gli autobus sulla supertrada dell’aeroporto e che l’unica possibilità percorribile sarebbe quella di istituire un servizio privatistico atipico (non contribuito) con tariffe di libero mercato. “In questo modo – commenta la consigliera con disappunto – si penalizza il territorio e l’intera comunità. Un aeroporto funzionale e moderno, con un’ampia offerta di voli, determina importanti ricadute economiche. Ma una compagnia aerea che voglia inaugurare nuove rotte o fare investimenti, verifica che innanzitutto sia connesso in modo adeguato con la città”.