È possibile fare salti altissimi stando seduti su una carrozzina? Certamente! Iacopo Melio lo sa benissimo e mette in pratica questa filosofia di vita da tantissimi anni attraverso l'attivismo nella promozione dei diritti delle persone con disabilità e non solo, la passione per la politica e il giornalismo: il fondatore della Onlus Vorreiprendereiltreno martedì è stato ospite del Circolo dei Lettori (in collegamento Skype) di Torino per presentare il suo ultimo libro “Faccio salti altissimi – La mia storia oltre le barriere tra ruote bucate e amori fuori tempo”.
Melio, che può vantare più di 600mila like sulla sua pagina Facebook e oltre 54mila follower su Instagram, nonostante la notorietà è in grado di restare (come scherza lui stesso) con “le ruote ben salde a terra”: “Penso di essere una persona banale – ha esordito – che crede nella redistribuzione della giustizia e dei diritti in favore di chi non li ha e nel potere che la parola ha nel favorirla. Mentre molti si sfogano in palestra io lo faccio scrivendo, anche se di disabilità si parla forse troppo e in modo troppo compassionevole”. Tra gli strumenti fondamentali nominati c'è anche la politica: “Spesso – ha aggiunto - sento o leggo frasi del tipo “il disabile deve fare il disabile e non occuparsene”, credo invece che la politica sia un dovere di tutti”.
Nel libro, un'autobiografia spontanea in cui l'autore spazia più o meno liberamente tra le esperienze di vita e le tematiche che più gli stanno a cuore, assumono un ruolo fondamentale l'amore e il rapporto con la famiglia, analizzato anche dal punto di vista della sorella minore: “Tutti – ha spiegato – vivono per amore, non inteso nel suo significato più classico ma nel vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. A tutte le persone che hanno una sorella o un fratello con disabilità, vista la mia esperienza, vorrei invece augurare un rapporto di indipendenza che non sia legato da un cordone ombelicale potenzialmente dannoso per tutta la famiglia”.
L'attivismo di Iacopo ha anche avuto, nelle scorse settimane, un riconoscimento molto importante: la nomina a “Cavaliere dell'Ordine al Merito” da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per "l'appassionato contributo alla causa dell'abbattimento delle barriere architettoniche e degli stereotipi culturali". Il momento della premiazione è stato accompagnato anche da un simpatico siparietto, un selfie con tanto di “inginocchiamento”: “In un periodo storico - ha concluso – ricco di odio e intolleranza come questo, il Presidente sta facendo un lavoro egregio per cercare di contrastare le discriminazioni. In occasione del selfie si è anche lasciato andare a un sorriso che, sinceramente, non gli avevo mai visto fare”.