Attualità - 31 marzo 2019, 15:10

A Bricherasio si vivrà assieme, ma con privacy

Il cohousing per anziani, promosso dalla Fondazione Casa Ruth all’interno dell’ex orfanotrofio, sarà “pronto entro un anno”

Il modello è già usato nelle grandi città: vivere assieme per combattere la solitudine e trovarsi in un ambiente protetto e sicuro. In inglese si parla di cohousing e Bricherasio ha lanciato un progetto all’avanguardia per il Pinerolese: grazie all’aiuto di una benefattrice, recupererà l’ex orfanotrofio per realizzare 8 alloggi per anziani autosufficienti.

Chi sceglierà di andare a vivere in via Bel Ville avrà spazi per una persona o per due e potrà conservare la sua privacy, ma usufruire di servizi comuni.

L’idea è nata da Adriana Comba, che voleva realizzare un progetto in zona – aveva sondato anche Bagnolo e Barge. Bricherasio le ha prospettato il recuperò dell’ex orfanotrofio di via Bel Ville, che fino a pochi anni fa ospitava ancora dei medici di base, mentre negli anni Settanta e Ottanta aveva ospitato delle classi delle medie. Il Comune l’ha acquistato nel 2015 e da allora si è aperta la partita del suo recupero.

La maggioranza del sindaco Ilario Merlo ha colto al volo l’opportunità prospettata da Comba, mentre la minoranza si era opposta invitando a esplorare altre strade: “Sono un po’ rammaricato del loro voto contrario di allora, perché avremo a disposizione una struttura al servizio della Comunità di Bricherasio” commenta il primo cittadino.

Il cantiere è partito il 19 febbraio e “contiamo di chiuderlo entro un anno” prospetta Merlo. Il costo complessivo è di 680mila euro e verrà coperto dalla Fondazione Casa Ruth, che fa capo a Comba. Il Comune ha concesso a questo ente un comodato d’uso gratuito per 30 anni e ha messo nel Consiglio direttivo il geometra bricherasiese Franco Bocco, che è anche direttore dei lavori. Comba, invece, si è riservata due alloggi: uno per lei e un altro per una persona indicata da lei.

Allo scadere di questi 30 anni, la struttura entrerà in disponibilità del Comune, se non ci sarà un rinnovo dell’accordo.

Il complesso si sviluppa su circa 900 metri quadri su tre piani e sono previsti 6 appartamenti con bagno e cucina armadio, oltre a quelli già riservati a Comba: 2 da 35 metri quadri, 2 da 44 e 2 da 28,5. Inoltre verranno realizzate spazi comuni nel seminterrato: sala pranzo con zona cottura, lavanderia, servizio igienico e camera con bagno per un eventuale collaboratrice domestica.

Gli alloggi sono a disposizione per persone tra i 60 e i 75 anni e bisogna rivolgersi in Comune per compilare la domanda: “Personalmente ho già sentito 7 o 8 famiglie che mi hanno detto che volevano andare a vivere lì”.

Marco Bertello