Spiagge dorate e mari cristallini in paradisi tropicali. Soldi a valanga, donne e auto sportive. È più o meno questo il quadro dell’immaginario tipico di chi pensa ai guadagni che sono in grado di portare a casa gli operatori nel campo del trading online.
Questa attività nella mente di molti sarebbe in grado di generare fortune in pochissimo tempo e senza nemmeno grandi sforzi. Per questo, chiunque si avvii a una carriera nel settore è destinato a diventare ricco raggiungendo anch’egli le promesse spiagge ricche di cocktail donne e benessere.
Ma le cose stanno proprio così? Forse il quadro dipinto da certa pubblicità ingannevole e dalle innumerevoli promesse di guadagno che vengono fatte su internet non è proprio veritiero. Per sapere quanto guadagna un trader sono stati fatti numerosi studi e puntano tutti nella stessa direzione. Andiamo a scoprire i dettagli.
La realtà del trading online
Sveglia alle 7 del mattino per recarsi nel proprio ufficio/casa, la danza comincia più o meno alle 8 oppure 8.30 al massimo. Si fa trading fino alle 14 poi alle 16 c’è l’apertura dei mercati asiatici che non va assolutamente perduta. Da quel momento spesso si tira dritto fino alle 20, anche oltre se ci sono analisi da fare per il giorno successivo.
Questa è la giornata media di chi si occupa di trading a livello professionale e ha fatto di questa attività un vero e proprio lavoro. Operare sui mercati finanziari dunque non è esattamente una passeggiata nel parco e sottopone a un notevole stress richiedendo anche una notevole dedizione.
E dopo giorni e giorni passati sotto questi ritmi quali possono essere i risultati di profitto? Bene, nella maggior parte dei casi anche un trader professionista è molto difficile che riesca a portare a casa guadagni sopra il 20% del suo capitale di investimento totale. Di conseguenza si può dire che se si dispone di una cifra di 100 mila euro, il profitto può arrivare a 20 mila euro o giù di li.
Si calcola che soltanto il 3 per cento dei traders sia realmente in grado di accumulare fortune nell’arco di un anno, ma qui si parla di un’elite che ha fatto del trading un’arte sopraffina, un talento naturale che si sa, non è per tutti. Qual è invece il destino della maggior parte della folla che vuole entrare nei mercati del trading online o simili?
Le performance del trader medio
Sveglia quando capita. Un caffè, una sigaretta e si accende uno sgangherato pc. Si passano in rassegna casualmente le principali notizie che riguardano i mercati, si sceglie un asset a caso e si cominciano a fare “operazioni di trading” per una decina di minuti, sperando, non si sa come, che il mercato volga a proprio favore e porti un profitto su quel 100 euro investito.
Questa è la condizione di un buon 60 per cento degli investitori attivi in questo momento in Italia online. In altre parole non si ha la minima idea di che cosa voglia dire fare operazioni di trading con criterio, investire e dominare i mercati allo scopo di guadagnare sono concetti assenti.
Questa categoria di investitori non fa che perdere denaro, altro che guadagnare. L’unica speranza è quella di avere un colpo di fortuna, un po’ come quando si gioca al lotto. Ed è così che il trading si trasforma di colpo in una forma di sfogo popolaresco alla stregua del gioco d’azzardo che non ha nulla di serio e molto meno di professionale.
Bisognerebbe rivedere le modalità di accesso al trading, bisognerebbe rivedere il mondo del trading in Italia e la formazione.