Bella, ampia e spaziosa. Si presenta così la pista ciclabile di via Nizza nel primo tratto sul lato ovest riqualificato, da corso Vittorio Emanuele II a via Berthollet. Aperto ieri mattina, già nel pomeriggio ha visto il passaggio di diversi ciclisti in entrambe le direzioni.
“Il risultato è positivo – ha commentato Luigi Matteoda dell’Associazione Via Nizza È-Vviva, da sempre la più agguerrita nel rivendicare i diritti dei commercianti rispetto alle massicce modifiche viabili del progetto PON Metro. “Indubbiamente il lavoro è stato ben eseguito, la pista è in evidenza e fruibile. E anche alberata e marciapiedi sono stati finalmente ripristinati”. Soddisfatto anche il vicepresidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano, che partecipa al tavolo di cantiere con Comune e tecnici progettisti seguendo costantemente l’andamento dei lavori.
In accordo con il cronoprogramma, la ditta appaltatrice Bitux ha rispettato i tempi, avviando il cantiere sul lato ferrovia a fine 2018. Ora si prosegue lungo largo Marconi.
“Non smettiamo però di ragionare – ha aggiunto Matteoda – sull'inutilità del raddoppio o triplicazione, in alcuni tratti, della pista; sarebbe bastato solo il percorso bidirezionale su tutto l'asse”, esattamente come realizzato perpendicolarmente a Porta Nuova.
Intanto, domani sera, in Circoscrizione 8 (ore 18, Sala Molinari, via Cesare Lombroso 16), verrà presentato il progetto europeo “Handshake” che, coinvolgendo tra le altre città anche Torino, vedrà via Nizza protagonista quale esempio di viabilità alternativa e sostenibile.