Attualità - 05 aprile 2019, 13:15

Club di Scherma querela Finardi per diffamazione. Disposta la notifica del ricorso al Tar

Sottoscritto da ottomila cittadini l'appello di solidarietà a Villa Glicini. Presidente Vecchione: "Aspettiamo con serenità la decisione della Procura"

"Siamo in attesa dell'udienza del giudice sulla sospensiva della delibera comunale, che valuterà il fondamento della nostra impugnazione. Con oggi finisce la mia battaglia personale; la questione ora passa in mano ai legali. Io ho fatto tutto ciò che dovevo per difendere i miei ragazzi". Così il presidente del Club di Scherma Mario Vecchione, nel pieno della settimana che condurrà alla resa dei conti col Comune di Torino.

Dopo la revoca della giunta Appendino alla concessione di Villa Glicini, lunedì 1° aprile è stata disposta la notifica del ricorso al Tar per l'annullamento. E due giorni dopo il Club ha depositato alla Procura della Repubblica di Torino un atto di querela verso l'assessore allo sport Roberto Finardi per diffamazione, a seguito di dichiarazioni calunniose rilasciate ad alcuni organi di stampa sulla natura penale del procedimento.

"Abbiamo saputo - ha precisa ancora Vecchione nel corso della conferenza odierna - che circola in Comune una velina con notizie fasulle circa lo storico del nostro Club. Vengono elencate una serie di accuse false, tra cui spiccano questioni già archiviate. Anche questo sarà esaminato dal nostro avvocato penalista per individuarne la fonte".

In particolare si fa riferimento alla contestazione nel 2017 di "gravi e reiterati inadempimenti" del Club, tra cui subconcessione degli impianti e "presupposti viziati o mancanti" per la proroga concessa dalla Città. Ma il procedimento risulta archiviato nell'ottobre 2018, e, chiarisce il Club, "negli atti non risulta alcuna contestazione delle tariffe comunali applicate, né il finanziamento regionale", che avrebbe dovuto essere concesso in relazione alla proroga della concessione di altri sei anni.

Ora, tra le altre questioni aperte, resta l'agibilità di Villa Glicini. Nel 2017, infatti, la Città era stata condannata al risarcimento danni in seguito al nubifragio dell'anno precedente, e per la mancata esecuzione dei lavori per rendere agibile la palazzina. Il 17 aprile si terrà quindi l'incontro di mediazione con il giudice, in cui il Club chiederà al Comune un accordo per la composizione della controversia. Nello stesso giorno, il presidente della Federazione italiana di Scherma incontrerà la sindaca Chiara Appendino.

E per futuro? Se il ricorso dovesse avere esito negativo, Vecchione non avrebbe comunque dubbi: "Qualora il Comune dovesse indire un nuovo bando di gara per Villa Glicini, il Club parteciperebbe senz'altro".

La parola ai giurati, dunque. Dovrà passare circa un mese prima del responso del Tar. Al momento, la delibera comunale ha fissato il termine della concessione al 31 agosto, anziché al 2021 come previsto in origine. "Se passa il ricorso, abbiamo già in mente quali interventi apportare alla struttura", dice ancora Vecchione. "Dobbiamo rifare gli infissi, per un costo di circa 300 mila euro, tutto a spese nostre. Se perdiamo? Toglieremo le pedane e regaleremo le coppe ai nostri ragazzi".

Manuela Marascio