Lettera aperta del candidato presidente della Regione Piemonte per il Centrodestra, Alberto Cirio, a chi domani parteciperà al corteo Sì Tav per manifestare in favore della Torino-Lione.
"Desidero rivolgere queste parole - scrive Cirio - a tutte le persone che scenderanno in piazza per ribadire il loro sì alla Tav. Alle 42 sigle che rappresentano i nostri imprenditori, le associazioni di categoria e i sindacati, che sono il tessuto economico e sociale del nostro territorio. Ai sindaci, le istituzioni, i partiti, al di là del loro colore politico. Ad ogni cittadino che sceglierà di manifestare in forma privata. Ed in particolare alle “Madamin” e a Mino Giachino: grazie a voi la Tav ha valicato i confini geografici e sociali di Torino e del Piemonte e oggi viene percepita, finalmente, come un’opera fondamentale e strategica per il futuro del nostro Paese".
"Io, questa volta, ho ritenuto più giusto non essere presente personalmente, ma ciò non significa che non sarò comunque al vostro fianco. La mia posizione sulla Tav è chiara da sempre. Sono stato il primo a depositare a Bruxelles una petizione europea Sì Tav e a portare il presidente dell’Europarlamento Tajani in visita ai cantieri, la scorsa estate. Ho appoggiato tutti gli eventi organizzati finora e, se i bandi non fossero partiti, adesso probabilmente sarei incatenato a Chiomonte. Ma i bandi ci sono, la procedura va avanti e oggi, a meno di due mesi dal voto, il rischio di una strumentalizzazione politica, e di trasformare una piazza che ha unito il Piemonte in una che si divide per bandiere e coalizioni, è troppo alto. Io sono il candidato presidente di una Coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, da sempre schierati a favore della Tav. E proprio avere al nostro interno la Lega, un partito che è al Governo, rappresenta una garanzia di dialogo. Perché la Tav si farà solo lavorando con il governo nazionale".
"Desidero rassicurarvi: ascolterò la vostra voce e mi farò garante di preoccupazioni e speranze. Perché credo che sia questo il compito della politica: ascoltare e poi agire. O almeno questo è il mio modo di vedere, nel pieno rispetto di chi farà scelte diverse. Io, se i piemontesi mi daranno fiducia, vorrò essere ricordato non come il Presidente che ha manifestato per la Tav, ma come quello che l’ha fatta".
Alle parole di Cirio ha replicato il suo "competitor" per le prossime regionali (assieme a Giorgio Bertola del M5S), il Governatore Sergio Chiamparino: "La speranza che la Tav vada avanti senza pasticci, dopo che è stata bloccata dal governo Conte-Salvini-DiMaio, è legata alla pressione politica che si riuscirà a mantenere a favore dell’opera. Domani imprenditori, sindacati, professionisti, società civile, partiti, manifesteranno a Torino a favore della Torino-Lione".
"Io sarò al loro fianco", ha concluso Chiamparino. "Chi non c’è, evidentemente, subordina il sì alla Tav agli equilibri tra i partiti e si dimostra subalterno alla Lega che a sua volta, sulla Tav, è subalterna ai 5 Stelle".
E' poi giunta anche la dichiarazione delle "madamin" del Comitato Sì, Torino va avanti in risposta alla lettera di Alberto Cirio: "Chiunque vorrà essere presente alla manifestazione del 6 aprile, di persona o con il pensiero, ha la nostra gratitudine. Noi vogliamo fortemente unire e non dividere, con l'unico scopo di far sentire la voce di tutti e di ottenere la giusta attenzione sulle infrastrutture che, se non realizzate, penalizzano pesantemente la nostra città, il Piemonte e l’intero Paese".
"La nostra battaglia sulla TAV, sempre apartitica, non potrà fermarsi sino a quando non si avrà la certezza che dopo le manifestazioni di interesse siano lanciati i bandi definitivi, sia rispettato il trattato internazionale del 2017 ed il progetto finale dell'opera", concludono le madamin nella loro lettera. "Noi siamo fiduciose che l'impegno di tutti coloro che sono a favore della TAV, possa avere il tanto sospirato risultato".