Eventi - 09 aprile 2019, 19:37

Dal castello di Pralormo alla Cascina Quadrilatero: i fiori colorano piazza Emanuele Filiberto

In occasione della ventesima edizione di Messer Tulipano, il grande evento botanico porta a Torino 3500 fiori piantati dai bambini

Fiori, colore e arte. In occasione del ventennale di Messer Tulipano, piazza Emanuele Filiberto si colora di giallo, bianco, arancione, nero e rosa: una vera e propria esplosione di primavera nel cuore del Quadrilatero torinese, in un luogo, quello della Cascina Quadrilatero, che ha come ambizioso obiettivo quello di portare bellezza e verde in un luogo di movida. Il verde contro il cemento, l’arte e la natura contro il degrado.

Di certo, piazza Emanuele Filiberto non è mai stata così colorata come in questo periodo: sono 3500 i tulipani presenti al centro della piazza, di dodici varietà differenti tra loro. A prendersi la scena è la famosissima Queen of the Night, la varietà di tulipano nero che ogni anno, a Pralormo, attira le attenzioni di migliaia e migliaia di turisti.

E' proprio grazie a Messer Tulipano che questa primavera, per il secondo anno consecutivo, la piazza è in grado di ospitare i fiori provenienti dall’Olanda e i cui bulbi sono stati piantati quest’autunno da decine di bambini.

Ad accogliere e celebrare la fioritura dei fiori un “live painting workshop” collettivo tenuto da Paolo Galetto, illustratore e designer: tanti i torinesi che per un’oretta, accompagnati da dolci note musicali e da un aperitivo offerto dal locale Pastis, hanno disegnato tulipani e condiviso un momento d’arte e cultura unico.

Un evento urbano, volto a celebrare la ventesima edizione di Messer Tulipano: quest’anno sono più di 100.00 i tulipani arrivati dall’Olanda e piantati in 10 giorni di lavoro da un gruppo di 10 persone.

Se Messer Tulipano allieterà i visitatori per oltre un mese, dal 30 marzo al 1 maggio, i petali variopinti dei tulipani rimarranno in piazza Emanuele Filiberto almeno fino a fine aprile. In un luogo colorato, per un progetto che mira a valorizzare l’ambiente, la storia, la bellezza naturale e la cultura del territorio piemontese.

 

 

Andrea Parisotto