Attualità - 14 aprile 2019, 16:00

Istituzioni assenti alla commemorazione di Cutugno. Osapp: "Inaccettabile noncuranza"

Leo Beneduci al ministro della giustizia Alfondo Bonafede: Chiediamo di fare debita chiarezza nei confronti di chi non ottempera ai doveri del proprio incarico"

Si è svolta ieri la cerimonia commemorativa per la ricorrenza della morte dell'Agente di Custodia Lorenzo Cutugno, barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse in Lungo Dora Napoli 60 la mattina dell'11 aprile 1978. Erano presenti i familiari di Lorenzo Cutugno, agenti di Polizia Penitenziaria in servizio e l'associazione "Nessun uomo è un'isola". Completamente assenti l'amministrazione penitenziaria e le autorità della Città di Torino.

"Il giorno 11 di Aprile è indubbiamente una giornata triste per la Polizia Penitenziaria", così dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria. 

Sul luogo dell’omicidio è stata deposta oggi una corona di alloro. "Vogliamo ricordare il collega, ma anche quei valori – commenta Beneduci – impressi nel nostro cuore e nelle uniformi che con onore indossiamo in difesa dei cittadini e dello Stato. Per questo motivo, non accetteremo mai che si faccia finta di niente nel consentire che ex terroristi responsabili della violenza di quegli anni e mai pentitisi facciano ingresso, perfino con tanto di onori e riconoscimenti in quelle carceri teatro tra gli altri del dolore e delle lacrime dei familiari degli amici e dei colleghi. Il riferimento è anche in relazione alle visite in carcere di ex terroristi come, Liliana Tosi, Sergio Segio o la moglie, Susanna Ronconi".

"Rispetto alla indegna assenza dell'amministrazione penitenziaria - ha aggiunto -, non accetteremo mai che oltre alla inefficienza e alla noncuranza che connotano l'attuale sistema penitenziario si debba assistere anche all'indifferenza rispetto al ricordo di chi ha versato il proprio sangue a difesa delle istituzioni. Inaccettabile inoltre che altrettanta indifferenza si sia constatata nei rappresentanti del Comune di Torino forse perché maggiormente impegnati nella campagna per le elezioni Europee".

"Chiediamo pertanto al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di fare debita chiarezza nei confronti di chi, pur percependo ingenti retribuzioni, limita la propria azione all'occupazione della poltrona e non ottempera ai doveri del proprio incarico".

Comunicato stampa