Nell'uovo, finalmente, ci dovrebbe essere qualche bella sorpresa per il commercio torinese.
Lo dicono, praticamente all'unisono, sia Ascom Torino e provincia che Confcommercio, che hanno chiesto ai propri associati di fare un po' di previsioni per l'imminente periodo di Feste. Sia religiose, che laiche, visto che dal weekend di Pasqua al Primo maggio si annunciano almeno due settimane vocate alla vacanza e al tempo libero.
E se Ascom punta i riflettori sui consumi (in aumento sia le vendite che le prenotazioni), Confesercenti si concentra sul turismo e sulle prenotazioni alberghiere, che sfiorano il tutto esaurito in questo periodo di ponti (si parla di quasi il 95% di occupazione camere). "La coincidenza di date ha fatto sì che molti abbiano deciso di anticipare o prolungare la loro presenza in città - dice Giancarlo Banchieri, presidente della Confesercenti - Quindi le nostre strutture ricettive possono contare su un ‘tutto esaurito’ e su una permanenza media più lunga".
"Un meccanismo che fa aumentare i flussi di turisti italiani (+2%), ma aumentano anche gli stranieri (+2,1%). La vicinanza tra Pasqua e festa della Liberazione ha contribuito a ridurre il ‘mordi e fuggi’: quest’anno la durata media dei viaggi si attesta sui 2,9 giorni”.
Giorni utili per viaggiare, visitare, conoscere. Ma anche mettersi a tavola e gustare del buon cibo. Ecco perché, per pasticcerie, gelaterie, ristorazione e gastronomia, i numeri sembrano puntare verso l'alto. Gli andamenti si annunciano in crescita, tra vendite e prenotazioni, dal +5 al +8%. E una bella spinta i negozianti la attendono dalla mostra dedicata a Leonardo, ai Musei Reali. "Il trend positivo del settore dolciario ed enogastronomico è ormai una certezza per Torino e il suo territorio - dice Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino e provincia - Il turismo del “Gusto” è in costante crescita grazie anche all’intenso lavoro di valorizzazione svolto dai nostri maestri pasticceri, gastronomi e gelatieri e dalle nostre imprese".
"Anche i grandi eventi sportivi continuano a fare da traino a livello nazionale e internazionale per la città ma non basta. Abbiamo grandi aspettative per la mostra su Leonardo, grande appuntamento culturale di questa stagione. Ci attendiamo una grande opera di promozione per riportare nel territorio i grandi numeri del turismo ai quali eravamo abituati”.
Scorrendo le cifre, in particolare, emerge una tendenza che va oltre la "solita" attenzione verso i prodotti della tradizione torinese e piemontese. Ovvero quella dei giovani che tornano a fare acquisti nei negozi di vicinato. Proprio loro, i Millenials, che mostrano una crescente passione per un prodotto alimentare che, come spiegano da Ascom, "esprima artigianalità, e che veda nell’utilizzo di prodotti sostenibili e a basso impatto ambientale i protagonisti. La quantità e il costo scendono quindi in secondo piano rispetto alla qualità e alla sicurezza alimentare, caratteristiche che rientrano più facilmente in concetti riconducibili a temi etici e salutistici. Le scelte di questa fetta di mercato sono indubbiamente conseguenza di maggior consapevolezza, mediata dalla facilità di reperire informazioni, non solo sul prodotto alimentare ma sull’azienda e i valori che essa esprime".
Più in generale, spazio a uova pasquali artigianali (che vanno dai 30 ai 50 euro al chilo, ma anche 120 per determinate ricette), ma anche colombe e gelati, complice il meteo favorevole e il clima mite. Alcuni gelatai, addirittura, stanno proponendo proprio il gusto "alla colomba pasquale".
Ma accanto a Leonardo, Ascom e Confesercenti si aspettano molto anche da attrazioni "classiche" per chi visita Torino, come l'Egizio, le residenze Sabaude e altro ancora. Senza dimenticare De Chirico alla Gam. "Torino - conclude Banchieri - si conferma comunque una meta turistica di prim’ordine. E anche le due mostre di Leonardo e De Chirico dovrebbero dare una mano, tanto più che la scorsa Pasqua non aveva potuto contare su appuntamenti d’arte di un qualche rilievo".
"Ovviamente, la presenza di così tanti visitatori dovrebbe favorire prima di tutto bar, ristoranti e pizzerie ma, più in generale, tutto il commercio, specialmente quello legato ai prodotti tipici e del territorio”.