Le festività pasquali e i lunghi fine settimana di primavera sono occasioni ideali per visitare le esposizioni appena inaugurate a Camera - Centro Italiano per la Fotografia di Torino: "Nel mirino. L'Italia e il mondo nell'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981", e sempre a CAMERA ma nella Project Room, l'iniziativa "Waterheaven" di Francesco Bosso.
CAMERA sarà infatti aperta oltre che anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta, i 25 Aprile e 1° maggio con orario dalle 11 alle 19. Inoltre, è prevista un'apertura straordinaria martedì 30 aprile.
"Nel mirino. L'Italia e il mondo nell'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981" è la prima organica ricognizione sullo straordinario patrimonio dell'Agenzia, acquisito nel 2015 da Intesa Sanpaolo che, attraverso il proprio Archivio storico, lo conserva, restaura, studia e valorizza anche con il supporto di esperti, come è avvenuto in occasione della realizzazione di questa mostra. Curata da Aldo Grasso e Walter Guadagnini, l'esposizione è realizzata da CAMERA con Intesa Sanpaolo nell'ambito di Progetto Cultura, il programma triennale delle iniziative culturali della Banca e presenta alcuni degli episodi cruciali della storia e della cronaca italiane e mondiali in un periodo che va dal 1939, anno in cui Vincenzo Carrese volle chiamare Publifoto la sua agenzia - nata a Milano nel 1937 con il nome Keystone -, fino al 1981, anno della scomparsa del fondatore. Quasi mezzo secolo di eventi raccontati attraverso duecentoquaranta immagini realizzate dai fotografi di quella che è stata per un lungo periodo l'agenzia fotogiornalistica più importante del paese. Sono gli anni d'oro del fotogiornalismo e, per evidenziare il legame inscindibile tra le immagini e la stampa del tempo, la mostra è costruita sul modello di una rivista illustrata, attraverso le sezioni dedicate alla politica, alla cronaca, all'estero, al costume, alla società, alla cultura e allo sport.
Waterheaven è esposizione personale di Francesco Bosso (Barletta, 1959), curata da Walter Guadagnini, presenta il lavoro che nasce da diverse serie scattate nel corso degli ultimi anni, dedicate soprattutto a paesaggi marini. L'acqua come forza creatrice è al centro di venti fotografie caratterizzate anche da un meticoloso processo di stampa, che intensifica la pulizia dei bianchi e la profondità dei contrasti. Bosso indaga il paesaggio naturale nelle sue manifestazioni più pure e selvagge, isolandone forme ed elementi per interpretare luoghi disabitati ed evidenziare il significato profondo del legame dell'uomo con le sue origini.
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