Attualità - 28 aprile 2019, 15:36

Gli ambientalisti chiedono al Comune di Pinerolo di difendere la collina

In un incontro con sindaco e assessore all’Urbanistica si è parlato della fascia verde attorno all’edificato e dell’oleificio di strada Santa Caterina

La collina e la corona verde che dovrebbe separarla dall’edificato sono state al centro di un confronto tra le associazioni ambientaliste di Pinerolo e il sindaco Luca Salvai e l’assessore all’Urbanistica Giulia Proietti.

Italia Nostra, Legambiente, Osservatorio 0121-Salviamo il paesaggio, e l’associazione Rita Atria hanno puntato sulla Variante generale al Piano regolatore e, in particolare, sul progetto della corona verde: “È parsa debole la determinazione del sindaco, in particolare, e dell’assessore nel perseguire quello che era parso essere un elemento cardine delle linee guida ovvero la creazione di una fascia verde di perimetrazione esterna dell’intera città – lamentano –. È stata data la disponibilità a considerarla, però costruendola per singoli interventi, quando se ne creano le condizioni. Verrebbe così a mancare una delle suggestioni più significative del contenuto possibile della Variante con la realizzazione dell’anello verde”.

Un’accusa a cui l’assessore Proietti ribatte così: “Rimane la decisione di separare l’edificato dalla corona verde in cui non si potrà intervenire. L’idea di creare una sorta di cinta con delle piantumazioni la proporremo al progettista che redigerà la Variante, ma non è detto che si possa realizzare per l’intero perimetro della corona”.

Gli ambientalisti hanno anche ribadito la loro richiesta di trattare all’interno della Variante generale la questione dell’ex merlettificio Türck di corso Piave, concedendo una minore cubatura ai proprietari.

Un’attenzione particolare è stata poi riservata al tema della collina e dell’oleificio di Strada Santa Caterina. Le quattro associazioni hanno scritto in Regione, alla Direzione Ambiente e Governo del Territorio, per chiedere un parere in merito alla correttezza del procedimento seguito per la costruzione del manufatto.

Già in passato, il sindaco e l’assessore avevano ribadito la regolarità di questo intervento, perché collegato a un’attività agricola che opera in collina. “Inoltre troviamo positivo che ci sia chi investe in quella zona – aggiunge Proietti –, perché l’alternativa sarebbe trovarla abbandonata”.

Salvai, però, si è impegnato a parlare con la proprietà per far piantumare delle piante che riducano l’impatto sul paesaggio. Gli ambientalisti hanno ancora chiesto al Comune di mettere mano presto al Piano particolareggiato della collina “al fine di evitare ulteriori interventi, contraddistinti da una decisa connotazione negativa in termini di impatto paesaggistico”.

Da tempo però c’è già un affidamento per la revisione del Piano, soltanto che l’iter è rallentato perché Salvai e i suoi intendono affrontare la questione della collina in parallelo alla Variante generale.

Marco Bertello

Marco Bertello