La legge regionale 2 del 2009 ogni anno prevede lo stanziamento di alcuni milioni di euro a favore della sicurezza nelle piste da sci e per l’innevamento programmato, strumento indispensabile per garantire l’apertura degli impianti.
In un anno di siccità nevosa come l’ultimo trascorso che ha messo a dura prova decine di imprese e centinaia di operatori piemontesi, la Giunta regionale –forse troppo impegnata nel produrre “marchette” elettorali- ha dimenticato di modificare il Piano neve causando il blocco del bando per i contributi della stagione 2016/2017.
“Questa - dichiara Gian Luca Vignale, consigliere regionale “padre” della legge 2/2009 - è l’ennesima dimostrazione di come il Piemonte sia stato governato per cinque anni da una Giunta di inetti. Dopo aver tagliato i fondi nell’ultimo bilancio per la stagione 2017/2018 oggi assistiamo alla beffa che non potrà essere pubblicato neppure il bando del 2016/2017 per una “dimenticanza”.
“Le imprese che gestiscono impianti di risalita e anelli di fondo –continua Vignale- come potranno sostenere una mancata entrata di due stagioni consecutive? E’ evidente che questo rischia di mettere in ginocchio decine di imprese e centinaia di lavoratori”.
“Ciò non è ammissibile –sbotta Vignale- per le imprese coinvolte e per l’intero sistema neve del Piemonte. Chiamparino e Valmaggia, nonostante abbiano il Monviso sul loro simbolo, rischiano di mettere in ginocchio la vera “locomotiva economica” di tutta la montagna piemontese. Più di 40.000 lavoratori impiegati direttamente e indirettamente, infatti, rischiano di subire una forte ripercussione da questo gravissimo ritardo”.
“Ci auguriamo solo –conclude Vignale- che i piemontesi (con alla testa i cittadini delle nostre montagne) quanto prima mandino a casa una Giunta dannosa e inadatta a Governare il Piemonte.”