Prima il tam-tam social per richiamare l’attenzione sull’evento, poi la condivisione in tempo reale di foto, video, immagini incredibili di una giornata di festa che ha acceso le speranze per una nuova, luminosa stagione di cultura e divertimento. Così è trascorso il Primo Maggio all’Imbarchino: numerosissime presenze, otto ore no-stop di musica, cibo e bevande tra prato verde e cielo limpido. E un contributo non indifferente alla campagna di crowdfunding lanciata il 29 aprile dalle associazioni Amici dell’Imbarchino, Banda Larga e Aegee-Torino, che si sono aggiudicate il bando del Comune per la nuova gestione del locale al Valentino, sulle rive del Po.
Il traguardo da raggiungere, per coprire le spese del rifacimento degli spazi, è di 20 mila euro, calcolando una spesa complessiva di 250 mila e le sostanziose donazioni già ottenute da Culturability di Fondazione Unipolis e dalla società benefit Va Lentino. Ma adesso l’oasi felice tanto amata dai torinesi chiede una mano proprio a coloro che per tanti anni l’hanno frequentata e che ne hanno patito la chiusura in seguito all’alluvione del 2016.
“Siamo molto felici del successo di ieri”, ha commentato Umberto Ascheri, presidente di Banda Larga. “Abbiamo sentito il calore e la vicinanza di tutti i partecipanti, il passaggio è stato continuo, davvero è difficile fare una stima del numero effettivo di presenze. Ma tutto questo ha sicuramente dato uno slancio importante alla raccolta fondi, che speriamo prosegua nel migliore dei modi in vista dell’estate”.
Al momento, il sito https://bit.ly/2JczyBt conta quasi 6 mila euro raggiunti in soli tre giorni, cui vanno aggiunte tutte le donazioni extra racimolate nel corso della Festa del Lavoro, con consumazioni e piatti preparati da Brasseria Alpina, Il Baracchino Itinerante, Via Baltea 3 e Molecola.
“L’Imbarchino del Valentino – si legge nell’appello del crowdfunding – sarà molto più di un semplice bar dove prendi un caffè e nemmeno te ne accorgi: vogliamo un luogo dove incontrarsi, una casa aperta a tutti, alla cultura, alla musica, alla creatività. Vogliamo un luogo dove non vedrai l’ora di andare a studiare, a leggere un libro, a disegnare, a rilassarti tra lo scorrere dell’acqua e l’ombra dei rampicanti, e un bel bicchiere di tè ghiacciato”. Completati i lavori – tra cui lo smaltimento delle circa 70 tonnellate di sabba accumulata negli anni, la messa a norma e l’accesso ai disabili – diventerà anche la nuova sede di Radio Banda Larga, oltre che location ideale per concerti e cinema all’aperto, workshop e molto altro ancora.
“Vogliamo che torni a essere la casa di tutti”, spiegano le associazioni protagoniste; “di chi lo conosce bene e non vede l’ora di tornarci, chi ne ha tanto sentito parlare ma non ci ha mai mai messo piede; chi gli è passato accanto in tutti questi anni e nemmeno se n’è accorto e chi invece ogni volta si chiedeva chissà dentro cosa c’è; chi vuole un Valentino sempre più aperto, colorato, vivo; a chi si chiedeva chissà mai se riaprirà, a chi non c’è mai stato e finalmente ci sarà”.