Eventi - 03 maggio 2019, 10:44

Lunedì 6 maggio a Torino l'anteprima di "AlpStream" in Uncem

Dall'8 al 10 maggio a Ostana il quindicesimo incontro dei dottorandi e giovani ricercatori in Ecologia e Scienze dei Sistemi Acquatici

Dall'8 al 10 maggio a Ostana si terrà il quindicesimo incontro dei dottorandi e giovani ricercatori in Ecologia e Scienze dei Sistemi Acquatici, organizzato dai gruppi di ricerca in Ecologia Fluviale ed Eco-idraulica dell'Università del Piemonte Orientale (UNIUPO), dell'Università di Torino (UNITO) e del Politecnico di Torino (POLITO), all'interno del nuovo Centro per lo Studio dei Fiumi Alpini - AlpStream, nell'ambito delle attività dell'Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia (AIOL) e della Società Italiana di Ecologia (SItE).

Nella mattinata di giovedì 9 maggio, a Ostana, si terrà l'inaugurazione del Centro AlpStream, dalle ore 11. Interverranno Giacomo Lombardo, Sindaco di Ostana; Gianfranco Marengo, Presidente del Parco del Monviso; Gian Carlo Avanzi, Rettore Università del Piemonte Orientale; Bartolomeo Biolatti, Vice Rettore Università di Torino; Stefano Fenoglio, docente Università del Piemonte Orientale; Luca Ridolfi, docente del Politecnico di Torino; Francesca Bona, docente dell'Università di Torino; Marco Bussone e Lido Riba, Presidenti Uncem nazionale e della Delegazione Piemontese.

Lunedì 6 maggio alle ore 11,30 in Uncem a Torino (via Gaudenzio Ferrari 1) si terrà una presentazione alla stampa del Centro per lo Studio dei fiumi alpini, alla presenza dei docenti delle tre Università e dei vertici del Parco del Monviso.

Gli eventi si svolgono all'interno del progetto Alcotra Piter Terres Monviso, finanziato dal programma cooperazione Interreg tra Italia e Francia 2014-2020, del quale sono partner, tra gli altri, il Parco del Monviso e il Comune di Saluzzo; Uncem si occuperà di comunicazione divulgazione delle attività del Piter, programma strategico di Alcotra.

Alpstream si propone come punto di riferimento per lo studio e la tutela dei sistemi fluviall delle Alpi. Costituiscono infatti un patrimonio unico, irripetibile e indispensabile ma anche estremamente fragile, che si regge su un delicato equilibrio di processi biotici e abiotici, molti dei quali messi a rischio dai cambiamenti climatici in atto e dall'impatto delle attività umane. Il centro, presso la struttura Lou Pourtoun in borgata Sant'Antonio a Ostana, è stato progettato grazie alla collaborazione del Parco con i tre atenei del Piemonte, all'interno dei quali sono presenti gruppi di ricerca che da anni studiano i fiumi sotto diversi aspetti.

Il Centro diventerà un importante punto di riferimento in quanto verrà dotato di centraline sul Po, tra Crissolo, Ostana e Paesana, per l’acquisizione automatizzata dei principali dati ambientali, sia meteorologici che idrologici.

comunicato stampa