Mobilitazione dei medici torinesi per aiutare un extracomunitario senza codice fiscale a ottenere le cure, come tutti i cittadini. A portare in luce la storia il Presidente dell'Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Torino Guido Giustetto, durante la presentazione del decalogo di richieste dei camici bianchi al futuro Presidente della Regione.
Assan (nome di fantasia) ha 31 anni: è originario della Tunisia ed è sposato con una straniera regolarmente residente in Italia. Si sente male e dopo le visite del caso gli viene diagnostica la leucemia mieloide cronica. Inizia la cura, ma poi ha una prima e una seconda ricaduta.
"Abbiamo ricevuto una lettera - ha spiegato Giustetto - dal direttore di una struttura complessa, che chiedeva di poter finanziare l’acquisto di un farmaco salvavita per un paziente non italiano che non aveva il codice fiscale, e che quindi non poteva averla attraverso il canale normale".
A causa del nuovo decreto sicurezza del Ministro dell'Interno Matteo Salvini lo straniero "non poteva avere un permesso di soggiorno regolare per motivi umanitari perché anche nel suo Paese di origine era possibile trovare un farmaco, ma come quello a nostra disposizione, e in più il paziente poteva essere trasportato". Il direttore sanitario ha chiesto all'azienda di poter avere la medicina, come ha spiegato Giustetto, "con un altro canale, cosa che è stata possibile e questo ci fa onore". "Siamo orgogliosi: nessun collega, nella nostra sanità, si ferma di fronte a delle difficoltà imposte dalla legge sull’Immigrazione, ma pensa soprattutto alla salute del paziente, non solo dei cittadini", conclude il Presidente dell'ordine dei medici.