Un Codice Etico che tutti gli editori dovranno sottoscrivere per poter partecipare al Salone del Libro. E’ questa la proposta del Coordinamento Torino Pride che – dopo le polemiche sollevate sulla presenza di Altaforte, casa editrice vicino a CasaPound -annuncia di prendere parte alla kermesse in programma da venerdì al Lingotto.
“Convinti che la cultura -spiegano - sia uno dei veicoli fondamentali per costruire un territorio più inclusivo e per formare una società più consapevole, democratica, siamo sconcertati all’idea che al Salone del Libro -dove si difendono i valori di tutte e tutti e di tutte le minoranze- possano essere veicolate anche le istanze di una casa editrice che si definisce sovranista.”
“Proprio per questo però, -continuano - perché i libri e la cultura devono essere ancora una volta il veicolo per formare una società più giusta e una maggiore coscienza storica e pur capendo e rispettando la scelta di quanti hanno deciso di annullare la propria presenza, il Coordinamento Torino Pride parteciperà al Salone del Libro.” “Lo farà -aggiungono - in modo convinto e animato, più che mai, da uno spirito militante e antifascista.”
Negli scorsi giorni hanno annunciato che non parteciperanno, in segno di protesta verso la partecipazione di Altaforte, il collettivo di scrittori Wu Ming, lo storico Carlo Ginzburg, il fumettista Zerocalcare e la presidente dell’ANPI Carla Nespolo.