Una sala gremita. Di persone, ma anche di idee e progetti: quelli che vogliono partecipare al bando "La fabbrica trasparente" lanciato dal Gruppo Gallina. Un'azienda che si prepara a cambiare casa, da La Loggia a Beinasco, in frazione Borgaretto. Ma che non si limita soltanto a un trasloco: vuole sposare una visione e un'idea, che dia nuova vita a un sito che fin dagli anni Cinquanta ha ospitato la Comau. Si tratta di una superficie di 93mila metri quadri, di cui 23mila di stabilimento e 12mila di uffici. Sono previsti investimenti per 20 milioni di euro, complessivamente.
La Dott.Gallina ha però scelto di chiedere una mano al mondo dell'architettura per realizzare la nuova casa e ha così lanciato un concorso insieme all'Ordine di Torino e la Fondazione per l'Architettura. Uno strumento usato spesso dal settore pubblico, ma che con la committenza privata non è affatto diffusa. "Cerchiamo idee per un sito - spiega Dario Gallina, che è CEO del gruppo, oltre a essere il presidente dell'Unione Industriale di Torino che ha ospitato la presentazione - che vogliamo ci accompagni nel nostro percorso di crescita, anche internazionale. Proprio i vincoli di spazio sono quelli che ci hanno spinto ad abbandonare la collocazione storica di La Loggia".
La definizione di "Fabbrica trasparente" vuole essere l'indizio per capire i principi di un'azienda che per il 2022 si è data traguardi ambiziosi: ricavi per 100 milioni di euro, investimenti per 20 milioni e una crescita occupazionale di almeno 30 unità. Il tutto immerso nell'atmosfera sempre più attuale dell'industria 4.0.
Il concorso vedrà una prima partecipazione aperta e anonima che porterà a 4 finalisti tra le migliori proposte. La seconda fase sarà invece palese, con un confronto con la committenza per approfondire gli aspetti e i dettagli più importanti e giungere così alla scelta finale. Il bando di concorso sarà pubblicato sul sito www.concorsiarchibo.eu/lafabbricatrasparente. "Abbiamo scelto questo strumento alla ricerca di idee e innovazione, ma anche stabilendo un legame forte con il territorio, sperando che questa modalità di diffonda anche tra gli altri nostri associati", conclude Gallina.
"Non è un caso questa scelta da parte del Gruppo Gallina - rivela Massimo Giuntoli, presidente dell'Ordine degli architetti di Torino - ma nasce da una collaborazione e un'intesa tra presidenti fin dai primi giorni dei rispettivi mandati. Sono contento per i professionisti e stiamo collaborando anche su altre partite nel territorio. E una sala così piena come quella di oggi conferma che la strada è quella giusta: sappiamo che la giuria sarà in difficoltà nella scelta. Bisogna continuare così".