Nel corso del 2018 il mercato immobiliare del Piemonte ha registrato un generalizzato incremento delle compravendite (+5,1%) con una contestuale leggera riduzione delle quotazioni medie. È quanto emerge dalla nota regionale dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate che fotografa l’andamento del mercato secondo quanto emerge dai dati certi rilevati dagli atti di compravendita degli immobili residenziali.
Nel 2018 in Piemonte sono stati rilevati 52.196 scambi (pari a circa il 9% del totale nazionale). I dati migliori sulla rotazione del mercato immobiliare nelle province di Torino (2,25%) e Novara (1,77%), in coda Alessandria (1,35%) e Vercelli (1,39%). In generale, i capoluoghi dimostrano maggiore dinamicità, in particolare nella città di Torino (2,69%).
Le quotazioni - Le quotazioni medie osservano ancora, in generale, una limitata contrazione: la performance migliore è sulla provincia di Novara (+0,05%) seguita dalla provincia di Torino (-0,16%); i picchi negativi sulle province di Alessandria (-2,29%) e Vercelli (-4,85%). Fra i comuni capoluogo, timidi segni di ripresa dei prezzi a Novara (+0,73%) e Torino (+0,52%).
Le dimensioni degli immobili - La superficie media regionale delle unità immobiliari, oggetto di transazione, è pari a 109,4 mq con un massimo di 142,2 mq per la provincia di Asti ed un minimo di 99,6 mq nella provincia di Torino. Nelle sole città capoluogo, invece, le dimensioni medie variano da un minimo di 84,6 mq a Torino ad un massimo di 112,7 mq a Biella, con una media di 90,5 mq.
I “focus” provinciali - Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, seguendo il percorso Aree tematiche – Osservatorio del Mercato immobiliare – Pubblicazioni – Statistiche Regionali, è possibile consultare il rapporto stilato dall’Osservatorio del Mercato immobiliare con le statistiche riguardanti le singole provincie piemontesi con le relative macroaree sub-provinciali e dati specifici sulle zone omogenee di mercato dei comuni capoluogo.