Economia e lavoro - 09 giugno 2019, 09:17

Auto: BMW serie 3, impressioni di guida a cura di Stefano Mormile

Trasforma il viaggio in un’esperienza sempre troppo breve… ammalia i sensi ma non impensierisce per i consumi perché regala tanto, chiedendo il giusto

Ci sono momenti in cui l’entusiasmo trova conferme nella realtà. È lì che nasce la perfezione.

Accade questo quando salgo per la prima volta su un’auto nuova. Dove aspettativa ed entusiasmo trovano conferme immediate, appena accomodato in abitacolo.

È accaduto sull’ultima nata di casa Bmw. La nuova serie 3. Duemila. Turbodiesel.

Cavalleria inalterata rispetto al passato: i cavalli erano e sono 190; prima con turbo singolo, oggi con turbo doppio. Coppia vellutata dal basso e allungo entusiasmante le sue doti migliori.

Scatto felino e mai rabbioso.

Frenata dolcissima e modulabile il suo standard.

Elevato.

Come negli interni. Volante dalla corona perfetta. Setoso al tatto con impunture impercettibili sempre piacevoli. Diametro eccellente. Carico, progressione e prontezza davvero esemplari. Difficile fare meglio. A meno che non ti chiami Giulia... ma quella è un’altra storia!

Uscita dal parcheggio, piede sul freno, posizione drive. E il cambio non ti trascina come gli altri automatici… E non è l’auto-hold. Una leggera carezza all’acceleratore e inizia a muoversi. Felpata, silenziosa. Ti coccola con la nuova strumentazione digitale che ti dice tutto quello che vuoi sapere. All’istante, senza mai togliere lo sguardo dalla strada. All’inizio ti spiazza un po’. Ma ti abitui davvero in fretta. Contagiri a destra, tachimetro a sinistra, mappa al centro. E quando le lancette si sfiorano incontrandosi a metà del pannello, capisci che stai andando forte. Ma senza sforzo.

La posizione di guida è di poco più bassa rispetto al passato. E il salotto di casa non lo rimpiangi nemmeno dopo aver macinato kilometri. I comandi sono pastosi, gustosi. Poi quegli ausili alla guida così puntuali, impercettibili, mai invasivi, aumentano la sicurezza e la qualità della vita a bordo. La visibilità è chiara in tutte le direzioni e il confort, anche in sport, è sempre un riferimento.

Nonostante l’assetto piatto. I curvoni passano via veloci. Le sospensioni digeriscono tutto. La sospensione anteriore McPherson regala un avantreno preciso, efficace, puntuale! Le sospensioni indipendenti al posteriore ti incollano all’asfalto a qualunque andatura e ti fanno percepire di essere su una tavola da biliardo anche quando l’asfalto è disastroso!

È un’auto che regala sorrisi. Soprattutto se la guidi. Trasforma il viaggio in un’esperienza sempre troppo breve… ammalia i sensi ma non impensierisce per i consumi perché regala tanto, chiedendo il giusto. Berlina 4 porte volendo anche con assetto M. E se la famiglia cresce, a ottobre anche Touring.

Redazione