Il Museo Egizio celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato sabato 15 giugno 2019 con un’apertura straordinaria gratuita dalle 18.30 alla 23.30 (con ultimo ingresso alle 23.00) e un ricco programma di concerti che risuoneranno nelle sale di Via Accademia delle Scienze.
La serata, dal titolo “Io sono benvenuto”, ha l’obiettivo di promuovere il museo come luogo di accoglienza e di inclusione.
“Il Museo Egizio continua a lavorare per diventare la casa di tutti, un luogo in cui la ricerca e la formazione vengano messi al primo posto. Fedeli poi all’articolo 9 della costituzione, ci rendiamo conto di come la comunità intera, la res publica, debba poter trovare nella nostra istituzione una modalità per comprendere il patrimonio culturale che custodiamo. Il Museo quindi diviene il luogo in cui tutti i cittadini, anche coloro che da un tempo relativamente breve siano entrati a far parte della nostra comunità, si sentano accolti, imparino a conoscere l’immenso patrimonio custodito all’interno delle nostre mura e, così facendo, comprendano meglio se stessi e gli altri. Questo è lo scopo della cultura, costruire ponti e abbattere le differenze”, dichiara Christian Greco, Direttore del Museo Egizio.
“Questo appuntamento, diventato ormai una vera e propria tradizione, rappresenta uno degli eventi più significativi di coinvolgimento del pubblico, nell’ambito delle attività del Museo. Celebriamo la giornata mondiale del rifugiato con un momento privilegiato dedicato all’accoglienza: ‘Io sono benvenuto’ è un’iniziativa che, a fianco dei numerosi progetti di inclusione sociale sviluppati in questi anni, contribuisce a qualificare il Museo Egizio, oltre che come luogo di cultura e di ricerca, come uno spazio di comunità aperto a tutti. Un impegno che sono convinta sia necessario e strategico per un’istituzione culturale che guardi al futuro”, afferma la Presidente Evelina Christillin.
In cambio dell’ingresso gratuito, ai visitatori sarà chiesto di scrivere o disegnare un messaggio di benvenuto e di applicarlo sulla Welcome Wall, una grande parete situata nell’atrio.
La musica sarà protagonista dell’evento, con 8 cori, per un totale di 219 voci, che si alterneranno tra le sale del Museo e all’esterno. Il repertorio sarà vario: nell’arco di 300 minuti spazierà dalla musica popolare piemontese (“Vad luntan”, con i Giovani Cantori di Torino che riprenderanno un canto del secolo scorso sulla sofferenza dell’emigrante) ai canti liturgici del Torino African Choir. Il gran finale si terrà alle 23.15 nel cortile che si apre tra le facciate barocche, dove è atteso un open singing dedicato ai cambiamenti climatici.
In occasione dell’evento, inoltre, lo Spazio ZeroSei Egizio sarà aperto gratuitamente fino alle 21 per i visitatori più piccoli. Alle 19.00 ospiterà il coro di voci bianche Coropò che proporrà “Il cammello e il dromedario”, ispirata alla filastrocca di Gianni Rodari; a seguire i bambini potranno partecipare all’attività “Iside, Heqet, Taueret e le altre: di quali magie erano capaci?”.
L'evento è in collaborazione con ACP-Associazione Cori Piemontesi ed è realizzato col sostegno di Edison.