Scuola e formazione - 19 giugno 2019, 16:08

Maturità 2019: all’Alvar Aalto i geometri del futuro scelgono l’arte, snobbata la letteratura

Dalle risposte dei giovani studenti è emersa la grande voglia di tutelare e preservare un patrimonio artistico e culturale unico

Tomaso Montanari la fa da padrone all’istituto Alvar Aalto di Torino. In via Braccini, nell’istituto che forma i geometri del futuro, la prima prova dell’esame di maturità ha visto trionfare l’arte.

Pur non trattandosi di un liceo artistico, la maggior parte dei ragazzi usciti emozionati dalle scale della scuola hanno infatti scelto come traccia la tipologia B1, quella in cui si chiedeva di analizzare e produrre un testo argomentativo tratto da un testo di Tomaso montanari, “Istruzioni per l’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà”.

Dalle risposte dei giovani studenti è emersa la grande voglia di tutelare e preservare un patrimonio artistico e culturale unico. In Italia e a Torino, i ragazzi sono effettivamente circondati da opere d’arte che se da una parte gli ispirano, dall’altra richiedono necessariamente cura e valorizzazione. Situazioni che i maturandi sembrano avere ben chiare: “Ho scelto il tema in cui si parlava di patrimonio culturale proprio per questo - spiega Chiara - uscita dall’Alvar Aalto con il sorriso sulle labbra - “Avevo una mia idea da esporre e non ci ho pensato due volte”.

Ne fa invece una questione pragmatica Fabio: “Anche io ho scelto questo tema. Il perché? Ho studiato tanto arte tutto l’anno, ero preparato e quindi per me è stato più facile approfondire la questione”. Tra i tanti ragazzi usciti però, la sensazione è che per molti sia stata una scelta obbligata: se la letteratura da queste parti non ha mai scaldato i cuori, i geometri del futuro hanno trovato poco interessanti le altre tracce proposte. Qualcuno di loro si è buttato sull’attualità, anche Sloman e Stajano sono stati affrontati da pochissimi studenti.

Pochissimi i ragazzi dell’Alvar Aalto che si sono fermati a parlare tra loro circa le tracce scelte: quasi tutti, verso l’ora di pranzo, hanno largamente preferito tornare a casa per mangiare un boccone e gettarsi sul vero spauracchio di questa maturità 2019: la seconda prova.

Andrea Parisotto