Anche se la pioggia ha tentato di raffreddare l’animo degli appassionati, il cielo terso dell’estate ha dominato la scena. E il primo lustro di Parco Valentino non ha tradito le attese. In 600.000 sono arrivati da tutt’intorno nei giorni del salone, ben accolti dagli oltre 800 addetti.
Tra le numerose super car, le collezioni private e le parate, Parco Valentino ha sorpreso tutti per l’offerta di auto in prova, tutte amiche della natura. Addirittura, è stato possibile realizzare il sogno di guidare la prima auto alimentata a idrogeno di serie: la Toyota Mirai. Presente con 2 esemplari perfettamente circolanti in livrea Blu Torino, Mirai, che in giapponese significa futuro, è stata regina d’adozione del Salone nella Città Sabauda.
Un concetto di mobilità pulita che sorpassa a gran velocità i modelli ibridi ed elettrici, la Toyota Mirai ha offerto ai suoi piloti e ai suoi passeggeri un assaggio a metà tra avanguardia tecnica e lusso. Le sue armi: una potenza dolcissima e sempre vellutata che anima con disinvoltura una silhouette di quasi 5 metri. Il tutto in un silenzio che permette di udire, a finestrini aperti, il cinguettio dei passerotti della collina torinese. E con gli alzacristalli chiusi regala un clima eccellente lasciando stupiti per l’ambiente sempre ovattato, rivestito di pelli scelte e morbidi materiali che appagano la vista e il tatto. Il tutto racchiuso in un design pulito e moderno. Un’esperienza, quella della Mirai, che convince anche i più scettici e fa dimenticare la temporanea assenza di distributori in cui fare il pieno d’idrogeno e assecondare la voglia di partire…
Ma come ogni scenario regale che si rispetti, il Re ospitante Fca, ha fatto dato prova di sé: presente con tutti i marchi e tutti i modelli, da Abarth a Stelvio, ha fatto innamorare ogni invitato a corte esponendo anche ciò che non si muove. La passione tutta italiana degli ingegneri di regalare emozioni con i loro progetti era esposta, immobile, sotto le verdi fronde del Parco, per farsi ammirare anche in piena notte… e così, sotto la luna riflessa nelle luccicanti livree, Torino ha preso per mano gli intervenuti regalando appagamento totale dei sensi!
Che il salone sia stato un successo, è un dato di fatto. Che il salone contribuisse a far crescere la coscienza ecologica, non era però così scontato. Le auto in prova: ibride, elettriche o comunque a bassissime emissioni, giravano ogni giorno senza sosta sempre piene di famiglie e curiosi che si approcciavano anche per la prima volta a un nuovo modo di intendere la mobilità, l’auto. E di guidare.
La transizione verso la mobilità del futuro chiede un cambio di abitudini come quello che qualche anno fa accadeva con gli smartphone. Chi pensava che ne saremmo diventati così dipendenti!? Eppure, oggi, lo smartphone è un oggetto quotidiano indispensabile. Torino e Parco Valentino si sono fatti portavoce del fatto che un cambio di abitudini per città più pulite è possibile. E diventa più facile se ci mettiamo quell’entusiasmo per le novità che questo salone ha saputo regalare. Appuntamento al prossimo anno. Con la certezza che ciò che oggi ci appare utopia, sarà realtà!