Il biometano di Acea pinerolese industriale (Api) dall’autunno finirà sul mercato e l’azienda si prepara ad ampliare la produzione per il prossimo anno.
“In un panorama globale fatto di significativi cambiamenti climatici e di una necessità improrogabile di riduzione delle emissioni dovute alle fonti fossili, riteniamo vitale compiere scelte forti nell’indirizzo dell’economia circolare, della mobilità sostenibile e di città più sostenibili – commenta Francesco Carcioffo, amministratore delegato e direttore generale dell’azienda pubblica –. Per questa ragione Acea rappresenta il modello di sostenibilità in Italia sul fronte della valorizzazione dei rifiuti organici e creazione di valore”.
Il Polo ecologico di Pinerolo è quindi al centro di un’altra trasformazione, in collaborazione con Hysytech. Intanto si tratta di prepararsi all’immissione in rete del biometano, prodotto dai rifiuti organici, che finirà nella rete di distribuzione e raggiungerà case, esercizi commerciali, aziende, ma anche distributori di carburante con vendita di gas metano per auto.
Finora la legge non consentiva che l’uso in proprio da parte del produttore, quindi il biometano veniva impiegato per alimentare i mezzi dell’azienda pubblica. Questa nuova opportunità ha spinto a realizzare un nuovo impianto, in grado di trattare fino a 1.500 Sm3/h (Standard metri cubi per ora) di biogas per produrre biometano, che dovrebbe iniziare a funzionare da marzo 2020.