Sanità - 10 luglio 2019, 12:39

Regione, Ravetti (PD): “Una domanda al nuovo assessore alla sanità: potenzia gli ospedali di confine o ne privatizza molte specialità?”

"Icardi pensi a rendere espliciti i dettagli dei suoi obiettivi a partire dal confronto con i Sindaci, con le rappresentanze sociali e professionali, e da subito, con la IV Commissione Sanità del Consiglio Regionale"

 

“La 'luna di miele' è un periodo fatto di dolcezza e tenerezza. Poi finisce, non è eterno. Anche in politica, non solo in amore, chi vince gode di una fase di particolare feeling con l’elettorato durante la quale tutto è ammesso, anche scusato, compreso. Però, sebbene in 'luna di miele',  gli spunti preoccupanti per chiedere all’attuale Giunta Regionale cosa accadrà in alcuni ambiti non mancano”. Lo afferma il Presidente del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“Ho letto le dichiarazioni del nuovo assessore alla Sanità Icardi sul problema della mobilità passiva che in alcune province, Alessandria in particolare, è insostenibile – prosegue Ravetti - L’assessore inserisce nello stesso contesto una premessa e due indicazioni che, inevitabilmente, si sovrappongono. La premessa è che il Sistema Sanitario Pubblico piemontese si trova in difficoltà e che bisogna proseguire lungo la strada obbligata della riorganizzazione e della razionalizzazione delle strutture ospedaliere. “Sarebbe impensabile mantenere in ogni ospedale tutte le specialità”, dice Icardi. Questo è esattamente quello che affermava Saitta. Ma Icardi, diversamente dal passato, offre appunto due indicazioni sullo stesso contesto. La prima è che per migliorare la qualità delle cure e ridurre la mobilità passiva, bisogna potenziare gli ospedali di confine; fin qui tutto bene anche perché, nella provincia di Alessandria, per esempio, ciò comporterebbe un potenziamento degli ospedali di Acqui Terme, Tortona, Novi Ligure, Ovada e Casale Monferrato. La seconda è che l’assessore indica la soluzione nell’ “aumentare anche in Piemonte il coinvolgimento dei privati, puntando sull’integrazione dei servizi e quindi su un ampliamento dell’offerta”.

“Come già premesso – conclude il Presidente Ravetti - siamo alle intenzioni espresse in 'luna di miele'. Ora, per evitare equivoci, Icardi pensi a rendere espliciti i dettagli dei suoi obiettivi a partire dal confronto con i Sindaci, con le rappresentanze sociali e professionali, e da subito, con la IV Commissione Sanità del Consiglio Regionale. Dietro alle dichiarazioni c’è forse solo l’idea di privatizzare gran parte dei servizi ospedalieri delle zone periferiche del Piemonte?”.

 

comunicato stampa