L’implementazione del nuovo DPCM per la contenzione della pandemia da coronavirus, annunciato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in diretta televisiva, non spaventa gli abitanti di Torino. In particolare coloro che sono alla ricerca di una notte di passione che, di fronte allo spauracchio di un nuovo lockdown, si affidano alla rete per esaudire i loro desideri.
A dimostrare la malizia che scorre sotto la Mole, una fotografia degli incontri a Torino, sono i dati resi noti dai portali di riferimento per la recensione delle professioniste dell’eros. Il traffico sui siti da utenti torinesi sta crescendo in modo esponenziale, tanto che ormai si può rilevare una relazione diretta: più aumentano le limitazioni causa Covid, più cresce la richiesta di intrattenimento per adulti.
In questo scenario trova particolare attenzione Escort Advisor che lo scorso 12 ottobre ha registrato il record di sempre per numero di visitatori e recensioni pubblicate - con un +44% rispetto al 2019 - molte delle quali proprio dalla città di Torino. Le difficoltà di spostamento spingono gli utenti ad andare a colpo sicuro, organizzando incontri a pagamento con professioniste dall’elevata reputazione, forti della consapevolezza di non poter rimanere delusi. E chi non vuole tentare la sorte, rischiando di violare qualche norma contenuta nell’ultimo DPCM, sceglie di organizzare serate passionali completamente online.
Non a caso, Escort Advisor sottolinea come la pandemia abbia profondamente modificato le richieste che gli appassionati fanno alle professioniste. Rispetto al 2019, cresce la domanda per servizi più soft dove possa essere garantita una maggiore sicurezza, per contatti dal rischio ridotto. Aumenta del 29% il massaggio tantrico, del 5% quello sensuale e del 23% le cosiddette “esperienze” a 360 gradi con le escort, non limitate al mero amplesso. Per contro, cala a picco la domanda di sesso di gruppo.
Comprendere perché gli utenti abbiano deciso di sposare le tecnologie digitali, accantonando le modalità di ricerca dal vivo, è molto semplice. E non c’entra solo la pandemia, ma anche e soprattutto la comodità. Si replica quindi la tendenza già vista a marzo, quando gli utenti italiani cercavano online il modo di fare incontri.
Ora non resta che capire se il trend trasgressivo registrato a Torino sia solo una reazione opposta alle nuove limitazioni incluse nel DPCM o, fatto decisamente più probabile, una tendenza destinata a crescere ulteriormente nei prossimi mesi.