Economia e lavoro - 13 luglio 2019, 07:00

Non si conosce ancora l'identità del giocatore che ha sbancato il Superenalotto. Ha tempo fino al 14 novembre per incassare il premio

C'è chi pensa che stia aspettando gli ultimi giorni per far scemare il rumore mediatico, chi invece crede che si sia sentito male per la notizia e abbia avuto un infarto e chi è convinto che non trovi più la schedina vincente

E' passato ormai più di un mese dal colpaccio effettuato da un giocatore ai danni del Superenalotto, infatti, con una schedina da due euro ha vinto ben 209 milioni di euro. Questa persona, baciata dalla fortuna, però non ha ancora dato segni di vita e il suo silenzio autorizza qualsiasi ipotesi. C'è chi pensa che stia aspettando gli ultimi giorni per far scemare il rumore mediatico, chi invece crede che si sia sentito male per la notizia e abbia avuto un infarto e chi è convinto che non trovi più la schedina vincente o che l'abbia addirittura persa. Sta di fatto che non si tratta di un caso isolato.

Sono ben 350 i milioni non ritirati dai vincitori negli ultimi nove anni

Si è certi che dal 2010 a oggi, non siano stati ritirati premi per oltre 350 milioni nel solo ambito di Lotto, Superenalotto e Lotteria. Ma come si spiega questa grave dimenticanza? Capita spesso che molte persone giochino e poi prese dal ritmo frenetico della vita si dimentichino addirittura di aver giocato, oppure che non ricordino più il posto dove hanno riposto la schedina o il biglietto della lotteria.

Cosa succede se la vincita non viene reclamata?

Il fortunato giocatore della schedina da 209 milioni ha tempo fino al 14 novembre per presentarsi di persona agli Uffici Premi di Sisal a Milano o Roma con la schedina vincente o demandando ad un notaio o ad una banca l'incarico. Se entro tale data dovesse invece reclamare il premio, gli verrà erogata la somma entro 31 giorni, tassata del 12%, altrimenti, e non è una possibilità remota, l'intera cifra andrà irrimediabilmente a finire nelle casse dell’Erario.