Economia e lavoro - 16 luglio 2019, 16:00

Città della Salute di Torino, c'è l'intesa: stabilizzati 63 lavoratori in somministrazione

I sindacati Nidil Cgil, FeLSA Cisl e Uiltemp Uil: "Primo passo verso il riconoscimento del lavoro e della professionalità". Nei giorni scorsi, l'accordo per l'aumento salariale di 6000 dipendenti nell'arco di un triennio

Nei giorni scorsi la notizia dell'accordo sull'aumento salariale (nell'arco di un triennio) per 6000 dipendenti. Oggi una nuova buona notizia - sul fronte occupazionale - da Città della Salute: è stata infatti raggiunta l'intesa tra l'azienda e i sindacati per la stabilizzazione di 63 lavoratori fin qui utilizzati tramite contratti di somministrazione. A volte anche per anni.

In dettaglio, sono 41 i dipendenti amministrativi e 22 gli operatori del servizio unico d'emergenza del 112. “L’intesa – dichiarano Lucia Santangelo di Nidil Cgil, Alessandro Lotti di FeLSA Cisl e Anna Maria D'Angelo di Uiltemp Uil – raggiunta anche con l’Azienda Sanitaria, è un primo passo verso il riconoscimento del lavoro e della qualificata professionalità con cui tutte le lavoratrici e i lavoratori hanno contribuito in questi anni a garantire il funzionamento dei Servizi Pubblici interessati”.

L’accordo prevede anche che entro il 2020 possano essere definiti percorsi di stabilizzazione diretta con l’azienda utilizzatrice, attraverso procedure concorsuali finalizzate a valorizzare, con apposito punteggio, l’esperienza professionale maturata con lavoro flessibile presso la stessa amministrazione. 

“A fronte di un quadro normativo che non dà risposte adeguate alla precarietà lavorativa - sottolineano Santangelo, Lotti e D'Angelo - attraverso il rinnovato contratto nazionale della somministrazione e la sottoscrizione di un accordo quadro di secondo livello per la stabilizzazione in somministrazione, l'intesa sottoscritta tra le parti riconosce quindi un diritto aggiuntivo verso la stabilità e la continuità occupazionale”.

 

 

Massimiliano Sciullo