La vecchia macchina tostatrice di caffè di Corso Svizzera sta per terminare la sua gloriosa attività: è fissata per il 31 agosto, infatti, la chiusura della storica Torrefazione Maggiora, aperta nel 1957 e gestita nel corso degli anni da tre diverse proprietà. Al suo posto sorgerà il negozio di un marchio emergente di cioccolato
artigianale.
Ad annunciare la cessione dell'attività, con grande commozione, è l'attuale titolare Monica Garino, al timone insieme alla propria famiglia da 26 anni: “All'inizio - ricorda – erano due negozi separati, torrefazione ed enoteca, che unimmo molti anni fa. Oltre ai caffè crudi, provenienti da tutto il mondo in sacchi di iuta e tostati settimanalmente, in alta stagione si potevano trovare oltre 120 tipologie di caramelle e 130 di cioccolatini di marchi storici torinesi e non, oltre a vini, liquori, champagne e gastronomia tipica piemontese. Uno dei nostri punti di forza, però, sono sempre state le confezioni regalo, interamente fatte a mano dalla nostra confezionatrice Anna, a cui va un immenso ringraziamento”.
I cartelli di svendita per cessione attività posizionati sulle vetrine hanno colto di sorpresa anche i clienti più affezionati: “Il profumo della tostatura – prosegue la titolare - ha sempre attirato moltissime persone, fungendo anche da pretesto per raccontare a tutti l'antico mestiere della torrefazione. Alcune di loro si domandano dove andranno a comprare il caffè d'ora in poi, mentre altri addirittura piangono perché da noi potevano trovare tutto in un solo negozio”.
Dietro la chiusura, diversamente da quanto accade in molti altri casi, non ci sono le difficoltà economiche: “Il gruppo familiare – ammette ancora Garino – non ha più le energie necessarie per affrontare gli sforzi nel mandare avanti il negozio. Ci auguriamo che la nuova attività sia gestita da persone motivate e che possa migliorare, mantenendo le caratteristiche storiche e tradizionali del lavoro artigianale, quello che gli lasceremo in eredità. Monica, Andrea, Luciana ed Eugenio ringraziano e salutano tutti per averli supportati e sopportati in tutti questi anni”.