Eventi - 04 agosto 2019, 18:00

TPE festeggia i cent'anni di Federico Fellini: ecco la "Giulietta degli spiriti" prima del cinema

La stagione 2019/20 vede trentanove spettacoli e quindici nuove produzioni. Apre Fabrizio Gifuni il 12 ottobre con un reading su Giorgio Caproni

Trentanove spettacoli e quindici nuove produzioni. Sono i numeri della stagione 2019/20 di TPE, che presenta, tra gli altri fiori all'occhiello, Accabadora di Michela Murgia, con l’interpretazione di Anna Della Rosa, già applaudita Célimène in Moliere / Il Misantropo. E, ancora, il debutto assoluto per l’Italia del drammaturgo norvegese Arne Lygre con Jacopo Gassmann, che ha tradotto e dirige Niente di me. Il ritorno sulle scene di un grande irregolare del teatro italiano come Claudio Morganti, che nel Caso W riapre con Rita Frongia il processo a Woyzeck, lo sfortunato barbiere-killer di Georg Büchner. Il drammaturgo argentino Rafael Spregelburd, ormai rappresentato in tutto il mondo, con la sua cinica ed esilarante commedia Lucido nell’interpretazione di Jurij Ferrini. E i cent’anni del grande Federico Fellini.

Un cartellone che porta avanti la decisa apertura al contemporaneo, l’attenzione alla nuova drammaturgia e l’interazione fra i diversi linguaggi artistici. Tutti elementi che, nella passata stagione, hanno regalato al teatro un +10% di incassi, +12% di presenze e +37% di abbonati.

Come ha spiegato il direttore artistico Valter Malosti, la nuova stagione "coltiva la vita nella sua diversità e singolarità, senza frasi fatte all’ombra delle quali prendere ristoro dalla complessità dell’uomo dicendo: ah ecco, la vita è questa, l’amore è questo, il teatro è questo".

Malosti si è di fatto messo "alla continua ricerca di artisti che scelgano con autenticità la materia su cui lavorare e con autenticità e profondità la lavorino". Un lavoro che sia valorizzato dal rispetto delle regole che condizionano qualunque realizzazione dell’espressione creativa: conoscenza, tecnica, applicazione, esperienza, "identificazione totale coi ritmi e con le leggi della materializzazione della fantasia".

Sono tre le produzioni dirette da Malosti proposte in questa stagione. Il berretto a sonagli, suo primo e (per ora) unico incontro con Luigi Pirandello, che trae spunto dal testo originale scritto in dialetto siciliano, più duro e feroce ma al tempo stesso più ritmico e musicale rispetto alla successiva versione italiana. Accanto al Ciampa di Malosti, Beatrice Fiorica è Roberta Caronia, nota al pubblico televisivo come interprete di Vincenzina Bagarella nella fiction Il Cacciatore di Rai2.

Arriva a Torino la Monaca di Monza di Giovanni Testori, con protagonista Federica Fracassi, che ha debuttato con grande successo di pubblico e di critica lo scorso gennaio al Teatro Franco Parenti di Milano.

Per celebrare il centenario della nascita di Federico Fellini, nel 2020, TPE porta in scena Giulietta, con Roberta Caronia, adattamento teatrale del racconto pubblicato da Fellini e poi diventato Giulietta degli spiriti, fase intermedia tra soggetto e sceneggiatura.  "Un circo, una pista da circo - lo descrive Malosti -: al centro sta Giulietta in qualche modo inchiodata, come una farfalla raccolta da un entomologo e lì depositata. E intorno, tutti i suoi fantasmi, gli spiriti, evocati dalla presenza di nude marionette e da una fittissima partitura di suono". Uno spettacolo che ha vinto il Premio Hystrio per la regia e l’Ubu come migliore attrice

Il progetto dedicato a Fellini si svilupperà approfondendo il rapporto del Maestro con la complessa e affascinante figura di Gustavo Rol.

In coerenza con l’idea di Malosti di fare del Teatro Astra il polo torinese di quel "teatro popolare d’arte" che coniuga la ricerca con il legame con le nostre radici espressive, anche quest’anno numerose produzioni TPE guardano a grandi classici riletti da alcuni fra i più talentuosi registi italiani delle nuove generazioni.

Dopo Spettri di Ibsen, Leonardo Lidi torna a indagare sui fragili rapporti familiari de Lo zoo di vetro di Tennessee Williams. Il Premio Ubu Alessandro Serra farà suonare la partitura per anime che è Il giardino dei ciliegi di Cechov. E Carmelo Rifici affronta alla radice le drammatiche pulsioni fra bene e male che lacerano il Macbeth shakespeariano, affidandone in Macbeth, le cose nascoste la decostruzione a due psicoanalisti.

Tratto saliente della prossima stagione di TPE è la grande attenzione riservata agli autori italiani e in particolare alla poesia. Tre i reading in programma: dopo il successo al Teatro Regio per l’inaugurazione di Biennale Democrazia con I sommersi e i salvatiFabrizio Gifuni apre la stagione con un fuori abbonamento leggendo i versi di uno dei più grandi poeti del Novecento: Giorgio CaproniStefano Benni recita dal suo nuovo Dancing ParadisoGozzanoPascoli e Palazzeschi. La poetessa cesenate Mariangela Gualtieri propone in anteprima i propri versi in uscita a novembre per Einaudi Poesia.

Altro tratto che caratterizza l’identità artistica del TPE è la forte attenzione per l’interazione creativa fra i diversi linguaggi espressivi. Sono due le nuove produzioni in cui il teatro incontra la danza, entrambi con artiste molto apprezzate dal pubblico torinese: una nuova creazione in progress di Cristiana Morganti ispirata all’idea della circolarità e dell’eterno ritorno; e Madre di Michela Lucenti con il suo Balletto Civile che si interroga (e ci interroga) sul senso dei nostri cordoni ombelicali più profondi.

Torna all’Astra, dove aveva debuttato nel 2015, il surreale e divertente Anelante del duo RezzaMastrella. E debutta in prima assoluta con la compagnia Nerval Teatro, specialista nella drammaturgia tedesca, Le lacrime amare di Petra von Kant: il testo teatrale di Rainer Werner Fassbinder che nel 1972 diventerà il celebre film con Hanna Schygulla.

Di grande interesse gli spettacoli ospiti. A cominciare dai due testi forti e attuali con cui Bebo Storti Renato Sarti aprono la stagione: Mai morti, che affronta il tema della nostalgia del fascismo, e Io santo tu beato, che porta in scena con lo sghignazzo il contrasto fra le diverse e contraddittorie anime della Chiesa. Con cuffie e audioguide, Roberta Bosetti e Renato Cuocolo in Underground ci faranno scoprire la città da una prospettiva insolita: dal basso, viaggiando a bordo della metropolitana di Torino.

Da I giganti della montagna di Pirandello interpretato dalla sola voce di Roberto Latini alla modernissima Locandiera di Goldoni - Le Moli, dall’Antigone di Massimiliano Civica fino a Storia di un’amicizia con cui Fanny & Alexander portano sul palco la tetralogia best seller L’amica geniale di Elena Ferrante.

Infine, un’anticipazione sulla stagione successiva. TPE lancerà in autunno una call pubblica per giovani attori, performer e creatori under 30, per iniziare un percorso pratico di conoscenza reciproca e di scambio per non restare mai privi, come ci suggerisce Malosti, di "uno sguardo capace di futuro".

Dettagli, info, biglietti e abbonamenti: www.fondazionetpe.it

Manuela Marascio