Oggi a Torino hanno preso avvio le operazioni di immissioni in ruolo da concorso di docenti. Queste nomine consentiranno la stabilizzazione di molti lavoratrici e lavoratori di molte scuole, precari fino a ieri. Un primo passo, ma del tutto insufficiente per dare risposta alla piaga del precariato. In Piemonte, su un contingente di 4.650 posti, ben più della metà resterà infatti a supplenza.
"Solo dando seguito all’intesa sottoscritta dal Presidente del Consiglio Conte e dal Ministro della Pubblica istruzione Bussetti con i sindacati il 24 aprile scorso e varando l’annunciato decreto concernente le misure urgenti sui precari docenti e ATA, si potranno garantire stabilire stabilità al personale, valorizzazione delle competenze dei precari e la tanto declamata continuità didattica per le alunne e gli alunni delle scuole Piemontesi", spiegano i sindacati.
"Domani il Premier Conte avrà la possibilità, davanti al popolo della scuola italiana, di mantenere gli impegni assunti e sottoscritti: concorso straordinario e accesso ai PAS per chi ha 36 mesi di servizio e concorso riservato per i facenti funzioni come dsga e la vertenza ATA. Occorre sbloccare lo stato di impasse sul decreto precari per superare tutte le problematiche ancora in sospeso".
I segretari generali Limone, Penna, Meli e Cardaci, a nome di Flc Cgil - Cisl Scuola - Uil Scuola e Snals Piemonte dichiarano che “devono essere garantiti i diritti alla stabilità di tutti i precari, nessuno escluso, e pertanto sostengono pienamente l’azione delle Segreterie Nazionali, a partire dalla conferenza stampa che si svolgerà domani 6 agosto 2019 a Roma, pronti a dare battaglia qualora il Governo non mantenga gli impegni presi”.