Quando i muri esterni di un teatro diventano arte, lo spettacolo sotto i riflettori si fa urbano, popolare, di strada. È quello che accade da qualche anno tra via Madama Cristina e via Bidone, lungo il perimetro del Teatro Colosseo, grazie alla collaborazione con il collettivo di collezionisti Xora. Tante le suggestive opere sinora realizzate, dalla mappa trasfigurata del quartiere realizzata da ZEDZ, ai due orsi – uno polare e uno bruno – di Nevercrew e Bordalo II; e, ancora, il portale tridimensionale di Peeta, fino agli ultimi arrivati di Nemo’s e Aito Kitazaki..
Proprio qui, dal 23 agosto al 29 settembre, verrà ospitata l’esclusiva mostra “Street Art in Blu”, nata grazie alla collaborazione fra il collettivo, il teatro e l’Associazione Culturale Dreams. Gli spazi del Colosseo – foyer, interni e platea – saranno letteralmente invasi dalle opere di moltissimi e rinomati artisti, tra cui spiccano i nome di Blu e Banksy. Uno italiano e quasi certamente di Senigallia, l’altro di Bristol, sono accomunati dal mistero che avvolge la loro identità, tenacemente celata al pubblico, e dall’incisività dei loro messaggi, che toccano sovente tematiche politiche e sociali.
Politico e alternativo sistema, Blu realizza opere dal forte contenuto sociale, come la tutela dell’ambiente. Allergico alla commercializzazione ed esposizione - l’ultima personale autorizzata risale al 2007 e la sua ultima opera multipla al 2012 – conserva intatto il primato della strada nella sua espressione artistica.
Fra le molte sue opere esposte in mostra, una delle serrande dipinte a Bologna negli anni 2000, l’“Uomo Carrarmato”, lo schizzo a biro “Page 5” già esposto nella personale “The Street of Europe” del 2007, la stampa “Headquarters” e un frammento de “Lo Sniffatore”, realizzata in occasione di “Street Art Sweet Art” a Milano nel 2007.
Star del web e chiacchieratissimo sui social, Banksy è lo street artist per antonomasia, ormai riconosciuto e quotato a livello globale, rendendosi spesso e volentieri protagonista di situazioni-limite, estreme. Il suo sguardo sul mondo è ironico ma penetrante, invita alla riflessione con il sorriso e lo spiazzamento dei punti di vista. La mostra al Teatro Colosseo darà la possibilità al pubblico di vedere finalmente da vicino molte sue opere originali, dall’iconica “The Girl with the Balloon” alle stampe antimilitariste “Applause” e “Bomb middle England”.
Accanto a questi mosti sacri, Ericailcane, Phase2, Delta2, KayOne, Nevercrew, Aito Kitazaki, Beneine, Eron, Rusty, Zedz, per citarne alcuni. Nomi che hanno contribuito a rendere le città di tutto il mondo straordinari musei all’aperto, veicolando messaggi di resistenza culturale, ecologia ed empatia umana.
Originali, stacchi, serigrafie e vinili per un percorso di oltre cento opere, che vedrà un opening informale, in pieno giovedì 22 agosto, quando sarà possibile visitare la mostra gratuitamente.
Per informazioni: www.streetartinblu.com