Politica - 30 agosto 2019, 16:52

Cirio: "Piemonte preoccupato dal nuovo governo, si parla di poltrone e non di programmi"

Sulla questione autononia il Presidente della Regione è stato chiaro: "Noi non possiamo permetterci di pagare dieci miliardi di euro in più a Roma e non ricevere nulla in cambio"

Il Piemonte guarda al nuovo governo M5S-Pd con preoccupazione, perché questo "parlare tanto di poltrone e ruoli, e non di programmi, non ci fa stare tranquilli". È questo il pensiero del Presidente della Regione Alberto Cirio, che questo pomeriggio a Chieri ha preso parte ad un incontro e sopralluogo con i sindaci del Torinese e Cuneese sui danni del maltempo del 12 agosto scorso. 

Per il governatore i "timori sono legati al fatto che non sentiamo parlare di proposte e questo ci fa paura". Una delle priorità della giunta Cirio, annunciata in campagna elettorale e ribadita anche nelle prime settimane di insediamento, è l'autonomia.

Il Piemonte, sul modello di Lombardia e Veneto, vuole avere maggiori poteri e aumentare il numero di materie su cui avere potere legislativo. "Evidentemente l'autonomia - ha commentato Cirio - per noi è non solo un cavallo di battaglia, perché è un impegno preso con i cittadini piemontesi: li c'è il futuro del Piemonte" .

"Noi - ha continuato il Presidente della Regione - non possiamo permetterci di pagare dieci miliardi di euro in più a Roma e non ricevere nulla in cambio. Ed essere qua a pietire centomila euro per fare il tetto di una scuola: i soldi i piemontesi, quando è ora, li pagano puntualmente".

"Ed è ora che il governo italiano, qualsiasi esso sia, paghi il credito che ha", conclude il Governatore.

Cinzia Gatti