Quando si decide di trasferirsi in una casa, questo momento da sempre è fonte di pensieri, sia positivi che negativi. Perché da un lato c’è un nuovo capitolo della nostra vita che si apre, ma dall’altro intervengono una serie di noie da sbrigare, e questo è un discorso che vale sia per chi acquista una nuova casa, sia per chi sceglie di andare in affitto.
Per evitare che queste beghe possano rovinare la magia di un momento così importante, è bene capire come conservare le energie. È possibile farlo partendo in anticipo andando a scoprire le pratiche burocratiche e degli adempimenti obbligatori, così da poter aver chiaro sin da subito il quadro complessivo della situazione.
Per chi compra casa
Chi compra casa ha gioco forza degli obblighi burocratici molto più importanti, rispetto a chi si limita ad andare in affitto, ed ecco una lista:
IMU: una delle tasse più “chiacchierate” degli ultimi anni, ma anche una delle più importanti da studiare. Il pagamento dell’IMU non è ovviamente obbligatorio per tutti: questo perché la tassa sugli immobili non riguarda la prima casa, ovvero dove si prende la propria residenza anagrafica.
TARI: la TARI è la tassa sui rifiuti, e quando si cambia casa bisogna presentare in comune una doppia domanda. Nella fattispecie, in caso di locazione o vendita dell’immobile c’è bisogno di chiudere la vecchia pratica (denuncia di cessazione) e di aprire quella nuova (denuncia nuova occupazione).
TASI: altra tassa che richiede una serie di pratiche burocratiche da espletare, salvo nei casi che possono godere di esenzione.
Allaccio o voltura delle forniture in casa: anche questo aspetto vale sia per chi acquista una casa, sia per chi si trasferisce in affitto. Ed è bene conoscere le differenze, perché in base alle opzioni scelte cambieranno anche gli adempimenti burocratici da affrontare. Ad ogni modo, quando si tratta di provvedere ad un allaccio del gas, si consiglia di rivolgersi ad un fornitore affidabile come Wekiwi, ad esempio, in grado di rispondere a qualsiasi dubbio.
Gli altri adempimenti burocratici necessari
Che si tratti di un affitto o di un acquisto di immobile, chi cambia città deve affrontare una serie di pratiche ritenute necessarie. In primo luogo si parla della richiesta di cambio della residenza: la comunicazione va fatta recandosi presso il nuovo comune, e vanno presentati diversi documenti che includono la carta di identità, la patente e il codice fiscale. Un altro step fondamentale riguarda il cambio del medico di base, ma qui la soluzione è decisamente più agile: basta infatti recarsi presso la ASL assegnata, muniti di tessera sanitaria e di certificato di residenza, e farne richiesta.
In conclusione, pur essendo un momento ricco di gioia, ogni trasferimento richiede sempre il disbrigo di alcune pratiche burocratiche.