Per crescere bimbi felici non servono banchi ed aule, ma terra con cui giocare e sporcarsi, piante, alberi ed animali. Sono sempre più numerosi i genitori che pensando al benessere dei propri pargoli optano oggi per gli Asili nel bosco.
E’ sicuramente un’idea rivoluzionaria, che nasce con l’intento di rispondere alle esigenze dei piccoli coniugando teorie come quelle di Montessori, Steiner, Agazzi, Freire e Rousseau. Nonostante da noi risulti ancora profondamente innovativa, la consuetudine di far crescere i più piccoli a stretto contatto con la natura, nei Paesi del Nord Europa è un’usanza ben consolidata. In Danimarca, Germania, Penisola Scandinava, scuole di tal genere per la prima infanzia esistono da oltre 50 anni. Un discorso a parte va fatto per l’Italia dove esperienze analoghe rappresentano ancora una sfida educativa.
Il progetto “L’Asilo nel bosco” non è del tutto nuovo neppure da noi, infatti, nasce a Roma ormai 15 anni fa e da allora si è lentamente diffuso in diverse aree della Penisola. In Piemonte ed in particolare a Torino esistono ormai diverse strutture, ma si tratta per lo più di realtà nuove spesso con uno o pochi anni alle spalle. Tutti questi asili e nidi sono accomunati dalla convinzione che educare all’aria aperta sia un vero e proprio valore, in una società in cui i bambini sono normalmente costretti a vivere prevalentemente in ambienti chiusi e cittadini. Trascorrere del tempo all’aria aperta, al contrario permetterebbe ai bambini di far crescere creatività, gioia di vivere, e persino senso critico e capacità di risolvere i problemi.
Il modo migliore per imparare infatti è farlo attraverso le emozioni e l’esperienza diretta, in un luogo sano e ricco di stimoli positivi quale potrebbero essere un bosco, un parco o comunque un ambiente naturale. Uno spazio insomma ricco di vita e di stimoli in cui poter correre ed esprimersi liberamente senza la paura di fare troppo baccano o dar fastidio magari ai vicini. Stare fuori, anche in inverno poi, avrebbe anche un’ottima ricaduta sulla salute dei bimbi e non è pericoloso come comunemente si è potati a credere, basta solo coprirsi adeguatamente.
Tra le strutture presenti sul nostro territorio segnaliamo quello di Ghè, vicino a Ciriè, “La Cirilanda” di San Mauro (via Diaz 19), “Gli gnomi dei kiwi” (Via bassino 27) di Pinerolo, che accoglie bimbi già a partire dai 6 mesi e con attività su misura per loro li accompagna fino a 12 anni, ed anche l’Asilo nel Bosco di Chivasso (frazione Mandria 13 B). Un’altra struttura è presente in Valchiusella (Strada Provinciale della Valchiusella, Vistrorio) e dà ampio spazio all’educazione, alla comunicazione non violenta ed alla valorizzazione dei giochi spontanei.
Il “Giardino dei Bambini” (Strada del Pesco a Moncalieri), che nasce con l’intento di offrire alle famiglie ed ai loro i bambini il “baby sitting out door”, offre ai piccoli ospiti diversi laboratori creativi, Yoga e attività come l’orto. La struttura accoglie da 1 a 15 bimbi poiché la filosofia di quest’esperienza prevede proprio che le classi non siano troppo numerose per offrire ai piccoli tutte le cure e le attenzioni che necessitano.
Più antica l’esperienza della Scuola materna bilingue Il Cucciolo, che risale infatti al 1981, e sorge in una villa con parco a due passi da Torino in Strada dei Tadini 47, anch’essa si basa su un modello di scuola diverso, i piccoli infatti, coltivano l’orto e raccolgono quello che la natura offre loro, imparano a preparare con le maestre i loro succhi di frutta, si occupano degli animali da cortile: galline, galli, oche, anatre, coniglietti e porcellini d’india. Svolgendo inoltre attività di Pet Therapy.
Tutte queste strutture infine riservano grande attenzione all’alimentazione, ponendo ai piccoli cibo sano, naturale e stagionale, per creare così una vera e propria cultura della nutrizione che va appresa fin dai primi anni di vita.