Eventi - 18 settembre 2019, 12:38

Artissima sfida la censura dai social alla realtà: "Sovvertiamo le regole con il desiderio"

Dal 1° al 3 novembre la fiera del contemporaneo, curata da Ilaria Bonaccossa, torna all'Oval di Torino

Un diaframma visivo nero, forato da sei cerchi, che lasciano intravedere, con ammiccamento seduttivo, un secondo livello fotografico. Frammenti di immagini che suggeriscono diverse letture, a seconda della sensibilità percettiva e del godimento quasi voyeuristico di chi guarda da fuori. È questa la grafica - realizzata dallo studio fotografico Fionda - per la ventiseiesima edizione di Artissima, all'Oval Lingotto Fiere dal 1° al 3 novembre.

Dopo i 55 mila visitatori del 2018, la grande fiera, unica in Italia, dedicata esclusivamente al contemporaneo si prepara a replicare il successo, con 208 gallerie da 43 Paesi, di cui il 62% composto da espositori stranieri.

Il tema di quest'anno dipana la dialettica desiderio/censura: l'obiettivo è stimolare una riflessione eterogenea sulle ambizioni e le utopie del presente, gli impulsi e le narrazioni che attraversano i tempi, all'interno del rapporto vigente nel nostro quotidiano tra le immagini e il loro controllo.

Spiega la curatrice Ilaria Banaccossa: "La tematica realtà nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e quella immaginata. Il desiderio scaturisce a fronte della percezione di alcune libertà messe in discussione, ed è legato al sovvertimento delle regole. Il limite tra contenuti permessi e proibiti è al centro di un dibattito sempre più attuale, soprattutto nel mondo digitale e dei social network, dove il controllo preventivo dei contenuti pubblicati rende sempre più difficile la promozione del nostro patrimonio culturale". Ne è un esempio il video promozionale dell'edizione 2019 di Artissima, bloccato dall'algoritmo perché promotore di un "nudo implicito".

All'interno del rapporto dialettico tra il licenzioso e il proibito, saranno tante le novità di quest'anno. A cominciare da "Hub Middle East", un nuovo ficus geografico realizzato in collaborazione con Fondazione Torino Musei. E "Artissima Telephone", pensato per gli spazi delle OGR, che offre una ricognizione col telefono come mezzo espressivo artistico.

Come ogni anno, Artissima si propone di affiancare a una proposta di mercato di alto livello, un'offerta culturale che abbia ricadute positivi sul territorio anche fuori dall'evento in sé. E le fa, ad esempio, con il progetto Art Mapping Piemonte, portato avanti dalla Regione con Fondazione Torino Musei e Compagnia di San Paolo, per realizzare una mappatura capillare di opere d'arte pubblica contemporanea. O, ancora, per i cinquant'anni di "The Italian Job", leggendario film su una rocambolesca rapina ambientata a Torino, Mark Hinchcliffe e Heidi Donohoe porteranno avanti un sorprendente intervento artistico che coinvolgerà Domus Lascaris. Nei giorni della manifestazione, un autobus ispirato al film arriverà in città e, come ha rivelato Bonaccossa,  "non è escluso che ci raggiunga anche Michael Caine", protagonista della pellicola.

Guardando ai numeri della fiera, sette saranno le sezioni, di cui quattro selezionate dal comitato delle gallerie, più tre quelle curate da board internazionali: "Back to the Future", giunta alla sua decima edizione, dedicata alla riscoperta dei pionieri dell'arte contemporanea; "Present Future", che da 19 anni accoglie i talenti emergenti; e "Disegni", riservata a tutte le forme del disegno contemporaneo.

Ha dichiarato Francesca Leon, assessora alla cultura del Comune di Torino: "Una così elevata presenza di artisti stranieri alla fiera dimostra quanto sia considerata a livello internazionale. Le opere proposte ogni anno ci consentono di guardare con occhi diversi la realtà di tutti i giorni. L'amministrazione ci crede molto, perché il sistema dell'arte contemporanea è cresciuto e si sta sempre più consolidando".

"Artissima è riuscita a guadagnarsi la ribalta a livello internazionale - ha aggiunto Vittoria Poggio, assessore  alla cultura e turismo della Regione Piemonte -. "L'obiettivo è di sviluppare anche nuove risorse economiche, attirando visitatori durante tutta la settimana dell'arte".

Manuela Marascio