Economia e lavoro - 19 settembre 2019, 15:02

Ex Embraco, ancora uno sciopero: un'ora fuori dai cancelli per solidarietà verso i colleghi Whirlpool di Napoli [FOTO]

La manifestazione di protesta si è tenuta alle 14 davanti allo stabilimento di Riva di Chieri: "Data la colpa a lavoratori e tecnici invece che ammettere la responsabilità della proprietà". Interrogazione parlamentare da Jessica Costanzo al Mise

Ancora una manifestazione per i lavoratori della Ventures production (ex Embraco): dopo le due ore di sciopero con presidio fuori dai cancelli di lunedì scorso, anche oggi pomeriggio - alle 14 - i dipendenti si sono dati appuntamento davanti allo stabilimento di Riva di Chieri per ribadire il proprio malcontento a fronte delle promesse fatte al momento del passaggio di consegne tra nuova e vecchia proprietà e di una cassa integrazione che andrà a esaurirsi a luglio 2020.

Un'altra ora di sciopero, dunque, con le bandiere di Fiom e Uilm a sventolare dietro lo striscione diventato ormai un marchio di questa vertenza apparentemente senza fine. Ma non solo: il presidio ha voluto tendere una mano anche verso colleghi che stanno vivendo una situazione altrettanto incerta e complicata. Sono i lavoratori della Whirlpool di Napoli, impegnati nella Capitale con la loro protesta.
Un gesto di solidarietà sancito anche da una videoconferenza tra i dipendenti di Riva di Chieri e quelli partenopei.

"Per la mancanza di prodotti, per i 14 mesi di rimandi, per i 10 mesi che mancano allo scadere della cassa integrazione, per le colpe attribuite ai sindacati e ai tecnici sui giornali, senza invece ammettere mail che le colpe dello stitico andamento aziendale sono solo della proprietà - recita il documento firmato dalle rsu di Fiom e Uilm -: per questo abbiamo indetto un'ora di sciopero in cui ci colleghiamo per solidarietà e per portare la nostra testimonianza con i compagni della Whirlpool che stanno protestando a Roma".

Intanto la partita della Ex Embraco si apre una nuova strada in Parlamento. E' stata infatti Jessica Costanzo (Movimento Cinque Stelle) a firmare un'interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico in cui si chiede conto di quanto sta accadendo alle porte di Torino. Soprattutto alla luce delle ultime evoluzioni, con l'introduzione di un nuovo elemento - quello finanziario - che secondo la Regione comporterebbe un sostegno da parte delle banche affinché la produzione (che in origine si riteneva autosufficiente) possa partire.

Massimiliano Sciullo