Cultura e spettacoli - 23 settembre 2019, 10:40

Ultimi giorni per visitare la mostra Notre-Dame de Paris e quella dedicata a Luciano Fagnola

La chiusura prevista lunedì 30 settembre

Lunedì 30 settembre chiude la mostra Notre-Dame de Paris, curata dalla conservatrice di Palazzo Madama Simonetta Castronovo e allestita nella Sala Stemmi del museo. L’esposizione, frutto della consolidata collaborazione con il Musée de Cluny – Musée national du Moyen Âge di Parigi, dà vita, con un allestimento innovativo e multimediale, a quattro sculture gotiche provenienti dalla celebre cattedrale di Notre-Dame de Paris.

L’evento si configura come una mostra dossier dedicata al tema della scultura francese nella prima metà del 1200 e, in particolare, al cantiere della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi. Dal portale dell’Incoronazione della Vergine sulla facciata occidentale proviene la Testa d’Angelo, mentre dal portale del braccio settentrionale del transetto provengono la Testa di Re mago, la Testa di uomo barbuto e la Testa di figura femminile, allegoria di una virtù teologale. Queste quattro opere, oltre a essere esempi di altissima qualità della scultura gotica europea, sono testimonianze di quel momento della civiltà medievale indicato dal celebre storico dell’arte Cesare Gnudi come “classicismo gotico” o “naturalismo gotico”, che ebbe un forte influsso, alla fine del Duecento, anche sui protagonisti del Gotico in Italia: Giotto, Nicola Pisano, Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio.

Le teste sono presentate con un coinvolgente allestimento audiovisivo, realizzato da Leandro Agostini, che ricrea uno sfondo architettonico e ambientale per le sculture, arricchendo la visita con proiezioni e voci fuori campo, che animano i quattro personaggi e ne raccontano la storia.

Lunedì 30 settembre chiude a Palazzo Madama la mostra dedicata ai capolavori realizzati da un legatore torinese contemporaneo: Luciano Fagnola. Un maestro artigiano che negli ultimi vent’anni ha sperimentato tecniche sempre diverse per decorare le copertine di celebri libri d’autore, editati da stampatori d’eccellenza come Alberto Tallone. Le legature sono “lavorate” con intarsi in pelle, impressioni a secco e a sbalzo, mosaici policromi con decori in china colorata o ad acrilico e persino elementi metallici.

Tutte le opere in mostra provengono dalla raccolta del collezionista torinese Livio Ambrogio, che ha voluto condividere i propri tesori con il pubblico di Palazzo Madama. Nelle vetrine troviamo esposti 28 testi letterari, poetici e teatrali, tra i quali spiccano la Divina Commedia di Dante Alighieri, il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, Pinocchio di Carlo Collodi, le Nozze di Figaro di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais e i Racconti di Edgar Allan Poe, “rivestiti” dalle legature complesse e raffinate, realizzate da Luciano Fagnola sulla base di progetti e bozzetti ideati da artisti come Francesco Casorati, Ugo Nespolo e Guido Giordano, o da giovani talenti quali Irene Bedino, Luca Bosio, Samantha Farina e Elena Rivolta.

Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare le due mostre, può farlo in quest’ultima settimana di apertura.

comunicato stampa