Economia e lavoro - 24 settembre 2019, 16:44

Assumere percettori di Reddito di Cittadinanza: un'opportunità per le aziende torinesi

Il Reddito di Cittadinanza è nato per contrastare la condizione di grave povertà in cui versano le fasce di popolazione meno abbienti, ed è utile sottolineare che i percettori devono rispettare determinati vincoli anche per quel che riguarda le modalità di spesa delle somme ricevute.

Assumere dei percettori di Reddito di Cittadinanza può essere un’opportunità interessante per le aziende di Torino, proprio come per quelle di altre città italiane.

Attualmente, infatti, sono in vigore degli incentivi molto interessanti nei confronti dei datori di lavoro che assumono cittadini titolari di questo sussidio recentemente introdotto.

Cos’è e cosa prevede il Reddito di Cittadinanza

Il Reddito di Cittadinanza, come noto, è un sostegno economico erogato mensilmente nei confronti delle fasce di popolazione più povere, sulla base di determinati requisiti riguardanti il patrimonio mobile ed immobile, la composizione del nucleo familiare ed altri ancora.

Il Reddito di Cittadinanza è nato per contrastare la condizione di grave povertà in cui versano le fasce di popolazione meno abbienti, ed è utile sottolineare che i percettori devono rispettare determinati vincoli anche per quel che riguarda le modalità di spesa delle somme ricevute.

L’avvio della fase “attiva” del Reddito di Cittadinanza

La fase “assistenziale” del Reddito di Cittadinanza è attiva ormai da diversi mesi, infatti migliaia di persone stanno usufruendo del sussidio; ora tuttavia il Governo deve affrontare la fase più complessa di questo progetto, ovvero quella relativa alle cosiddette politiche attive.

Il Reddito di Cittadinanza, infatti, non è stato concepito come strumento meramente assistenziale, al contrario deve avere come finalità primaria il reinserimento lavorativo dei soggetti beneficiari.

Questo step corrispondente alla “fase B” del Reddito di Cittadinanza dovrebbe entrare nel vivo proprio adesso: l’erogazione del sussidio è un processo ormai consolidato, la società Anpal ha assunto i navigator che dovrebbero appunto occuparsi dell’individuazione di offerte lavorative da proporre ai percettori, di conseguenza questa categoria di cittadini deve impegnarsi attivamente per il suo reinserimento socio-lavorativo.

Gli esoneri contributivi previsti per chi assume beneficiari di Reddito di Cittadinanza

Come si stava accennando, questa può senz’altro essere un’opportunità per le aziende che intendono assumere del nuovo personale: come precisato sul sito Internet governativo del Reddito di Cittadinanza, infatti, sono attivi degli interessanti esoneri contributivi.

Nello specifico, tali forme di incentivo riguardano solo ed esclusivamente i contratti a tempo pieno e determinato (incluso il contratto di apprendistato) e il datore di lavoro può in questi casi godere di un esonero contributivo corrispondente all’importo percepito dal lavoratore sotto forma appunto di Reddito di Cittadinanza.

Tale importo non può mai eccedere rispetto a 780 euro e non può in alcun caso essere inferiore a 5 mensilità; la durata della sua fruizione corrisponderà esattamente alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità del Reddito di Cittadinanza già godute.

I Centri per l’Impiego possono organizzare percorsi formativi ad hoc

Non solo: la legge stabilisce anche che il datore di lavoro possa stipulare con il Centro per l’Impiego di riferimento l’attivazione di un percorso di riqualificazione ad hoc dedicato al lavoratore, in modo che il suo inserimento attivo in azienda possa essere quanto più efficace e produttivo possibile.

Il datore di lavoro dovrà ovviamente provvedere a tutti gli obblighi formativi previsti: su siti web di aziende specializzate quali www.lisaservizi.it è possibile visionare diversi esempi di corsi di formazione dedicati alla sicurezza sul lavoro obbligatori per legge.

Per le aziende di Torino che intendono effettuare delle nuove assunzioni, dunque, gli incentivi correlati al Reddito di Cittadinanza possono rappresentare un’opportunità molto interessante, non solo dal punto di vista puramente economico, ma anche perché si può fare in modo che i neo-assunti seguano dei percorsi formativi mirati curati direttamente dai Centri per l’Impiego.