Sanità - 30 settembre 2019, 15:41

Regione e Sanità, mancano pediatri e medici d'urgenza: il tema arriva in Commissione

Una rappresentanza di Anaao Assomed è stata ricevuta per discutere della carenza di specialisti negli ospedali

Mancano pediatri e medici d'urgenza negli ospedali piemontesi. E in provincia di Torino le situazioni più complesse riguardano Ivrea, Chivasso, ma anche Cuorgnè, Lanzo e Ciriè. 
Un tema di stringente attualità, arrivato oggi in Commissione sanità della Regione con l'audizione di una rappresentanza della segreteria Anaao Assomed Piemonte.

"Per la Pediatria - spiegano gli esponenti di Anaao - da nostre stime in Piemonte mancano circa 70 medici pediatri, con le carenze maggiori negli ospedali dell’ASL TO4 (Chivasso, Ivrea), nell’ASL di Alessandria (Casale, Novi Ligure), nell’ospedale di Biella e di Borgosesia (ASL Vercelli). Attualmente su 18 ASO/ASL ben 8 utilizzano pediatri delle cooperative, le altre coprono le carenze soprattutto con gettoni a pediatri di libera scelta".

Sul fronte Pronto Soccorso, invece, secondo i calcoli di Anaao "le carenze sono di oltre 130 medici. Non c’è ASL che non denunci una carenza di medici del Pronto Soccorso. Le carenze maggiori, come è noto all’ASL TO4 (Cuorgnè, Lanzo, Ciriè, Chivasso, Ivrea), con una stima di oltre 30 medici mancanti . A seguire lamentano gravi difficoltà anche gli ospedali dell’ASL del VCO (Verbania e Domodossola), l’Ospedale di Biella, l’Ospedale di Novara, di Bra, quelli dell’ASL di AL e della CN1 (Saluzzo in particolare). Le realtà meno gravi nella città di Torino che tuttavia registra le carenze importanti al Martini e al Maria Vittoria".

La domanda che resta sul tavolo è "che fare". "Le soluzioni per coprire le carenze sono le più variegate - dicono i rappresentanti ascoltati in Regione - medici delle cooperative (ASL TO4, Saluzzo, Martini, ASL VCO), ordini di servizio ai medici delle medicine per coprire i turni in PS (Saluzzo), riduzione del personale in servizio (Saluzzo), utilizzo degli specializzandi (AOU Novara), “gettoni“ per turni extra a medici del PS o a medici dell’ospedale con specialità affini (S. Luigi - Bra – ASL TO4), utilizzo dei medici del 118 (Savigliano, Biella), contratti libero professionali (Tortona, Vercelli)". Ma le soluzioni che si possono prospettare sono altre: "Richiedere con urgenza i decreti attuativi del DL Calabria, per poter assumere gli specializzandi del quarto e quinto anno. Gli specializzandi sono colleghi competenti perché alla fine del loro percorso di formazione, sarebbero un aiuto prezioso. Modificare la formazione post-laurea, passando a contratti formazione lavoro per gli specializzandi, che si formeranno nella rete degli ospedali del SSR (ospedali di apprendimento con volumi mini di soglia per ogni specialità - Teaching hospital). La rete formativa dovrà essere necessariamente ampliata. Rendere appetibile il lavoro in DEA Pagare di più il disagio: è urgente attuare la Delibera approvata dalla precedente Giunta Regionale per incrementare la remunerazione dei medici di DEA. Attuare la Job rotation: non solo front-office ma anche OBI, reparto di Medicina d’urgenza, 118. Il lavoro sarebbe così un po’ meno usurante. E rivedere la rete ospedaliera, anche nell’ambito di un’auspicabile nuova stesura del Piano Socio Sanitario Regionale". E ancora: "Potenziare il territorio: incrementare i posti in lungo degenza e l’assistenza domiciliare. Ridurre gli accessi impropri in PS".

redazione