Eventi - 02 ottobre 2019, 07:40

Guerre, cambiamenti climatici e migrazioni: se ne parla a Torino al Festival della nonviolenza e della resistenza civile

Promosso dal Centro Sudi Sereno Regis, fino a sabato 5 ottobre

Il Centro Sudi Sereno Regis di Torino propone, fino al 5 ottobre, il Festival della nonviolenza e della resistenza civile, organizzato in collaborazione con altre venti realtà e associazioni locali e non, e il patrocinio del C.I.S.P. - Centro Interateneo di Studi per la Pace.

Il festival intende mettere a fuoco l’intreccio fra temi di stretta attualità: la crisi ambientale, il fenomeno migratorio e le guerre. "Questi tre processi sono tra loro strettamente collegati - afferma Angela Dogliotti, presidente del Centro Studi Sereno Regis -. Ad esempio, è evidente che molte migrazioni sono, da un lato, il frutto dei cambiamenti climatici che provocano siccità e inondazioni e che insieme ai processi di “modernizzazione” (costruzione di grandi opere, landgrabbing, sostituzione del naturale con l’artificiale…), obbligano intere popolazioni a trasferirsi dal loro abituale contesto di vita. Dall’altro, molte migrazioni sono conseguenza delle guerre per l’accaparramento delle risorse e per il controllo geopolitico del mondo, che devastano intere regioni costringendo i civili a cercare rifugio altrove".

Durante la rassegna, si rifletterà sulla pratiche messe in campo per contrastare le migrazioni, dalla violenza e la violazione dei diritti umani alla chiusura nazionalistica,fino alla xenofobia e al razzismo, in nome di una presunta sicurezza per gli abitanti. 

"Pensiamo invece che si possa costruire una cultura, una società, un modello di sviluppo diverso da quello fondato sul paradigma dominante della violenza e della guerra, della disuguaglianza e dello sfruttamento degli esseri umani e della natura - continua  Dogliotti -. All'interno del festival offriremo esempi concreti e passi praticabili di realizzazione, dando voce a diverse realtà, per il rispetto dei diritti umani, per la protezione degli ecosistemi e la tutela delle comunità e per la pace di tutti i popoli".

Nella rassegna si susseguiranno momenti di analisi e confronto, presentazione di libri, laboratori partecipativi, proiezioni, letture e testimonianze, mostre e altre espressioni artistiche, presidi e flash mob, che si svolgeranno in diverse sedi: il Centro Studi Sereno Regis (via Garibaldi 13), l’Infopoint di Emergency, (corso Valdocco 3), il Collegio degli Artigianelli (corso Palestro 14), il Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino e piazza Castello

In contemporanea, fino al 4 novembre è allestita a Collegno, presso la Stireria della Lavanderia a Vapore, la mostra “100 anni di pace”.

Tra gli appuntamenti in programma oggi, si segnala, al Collegio Artigianelli, la presentazione del libro Life in Syria, progetto fotografico nato con l’intento di mostrare la realtà che milioni di siriani sono costretti a vivere ogni giorno, con alcuni dei momenti che hanno segnato il conflitto siriano dal 2011 al 2016. Saranno presenti gli autori Emad Husso, Nour Kelze e Filippo Mancini, coordinatore del progetto.

Alle 21, il Centro ospiterà un incontro sull'attuale situazione dei Balcani, a cura di ADL- Zavidovici, in collaborazione con Alma Teatro. Si parlerà in particolare della cosiddetta "rotta balcanica" attraverso i paesi della regione. All’incontro partecipa il gruppo musicale Zerevó, ensemble torinese gipsy-balkan-klezmer. 

Il programma dettagliato dell'iniziativa è consultabile sul sito del Centro Studi Sereno Regis: http://serenoregis.org/ 

Manuela Marascio