Politica - 17 ottobre 2019, 16:24

Violenze in carcere, i commenti della politica. Frediani (M5S): "Dettagli raccapriccianti". Marrone (FdI): "Stato a difesa di Caino e mai di Abele?"

Chiesta audizione al Garante regionale dei Detenuti

Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte, è intervenuta sulla questione delle violenze commesse nel carcere di Torino: "Raccapriccianti i dettagli emersi dall'inchiesta della Procura sulle violenze commesse dagli agenti penitenziari nei confronti dei detenuti del Carcere “Lorusso e Cutugno”. Da tempo effettuiamo periodiche visite presso l'istituto penitenziario di Torino denunciando problemi di natura infrastrutturale, carenze di personale e mancanza di fondi per progetti di reinserimento sociale".

"Avevamo la percezione di una situazione difficile, ma non certo come quella emersa dalle prime informazioni riguardanti l'inchiesta. Se questi fatti venissero confermati sarebbero gravissimi e non degni di una paese che dovrebbe essere civile. Il Consiglio regionale del Piemonte ha pochi strumenti per intervenire, uno di questi è il garante dei Detenuti. Chiederemo al più presto una sua audizione in commissione regionale".

Di parere diametralmente opposto, invece, il commento di Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Piemonte: "Grazie al cosiddetto reato di tortura inventato da grillini e sinistra, i sospetti pedofili bisognerà metterli negli hotel a cinque stelle insieme ai rifugiati invece che in carcere. Senza entrare nel merito dell'indagine, non possiamo però non preoccuparci davanti ad uno Stato spesso pronto a prendere le difese di Caino e raramente quelle di Abele. Con vittime, famiglie di parti offese e Forze dell'Ordine frequentemente sbattute sul banco degli imputati e parificate ai rei".

"Per questa ragione Fratelli d'Italia vuole distinguersi dallo sciacallaggio politico cui già stiamo assistendo da parte di alcune forze di minoranza nei confronti degli agenti ai domiciliari. E anzi, lanciamo la necessità di istituire una figura di "Garante regionale" che non si preoccupi solo di tutelare i detenuti, ma che si impegni anche a vigilare sulle condizioni di agibilità di lavoro e di vivibilità delle carceri, ascoltando le istanze della polizia penitenziaria".

comunicato stampa