Politica - 22 ottobre 2019, 11:50

Referendum legge elettorale, la Corte di Cassazione chiede integrazioni alla Regione

Il Piemonte e le altre 7 regioni hanno tempo fino all'8 novembre per le modifiche. Grimaldi (LUV), Ravetti (Pd) e il M5S confermano le loro contrarietà al progetto

Hanno tempo fino all’8 novembre gli 8 Consigli Regionali, tra cui il Piemonte, per presentare le integrazioni volute dalla Corte di Cassazione alla richiesta di referendum sul maggioritario. Lo scorso 30 settembre la nostra regione aveva presentato istanza di consultazione per abolire la quota proporzionale prevista dall’attuale legge elettorale, così come caldeggiato da Matteo Salvini dal palco di Pontida.

L’integrazione richiesta dalla Corte di Cassazione consiste nella formulazione integrale dei testi delle disposizioni di cui si chiede l’abrogazione. Inoltre la denominazione del quesito dovrà essere “Abolizione del metodo proporzionale nell’attribuzione dei seggi in collegi plurinominali, nel sistema elettorale della Camera dei Deputati e nel Senato della Repubblica”.

Tutto da rifare. Ma davvero la maggioranza vuole andare avanti con questa pantomima?” è il laconico commento del Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi. Il vostro ‘Papeetellum corretto’ - continua l'esponente di sinistra - era un provvedimento sbagliato, ve l’avevamo detto e avevamo proposto numerosi emendamenti per sistemare l’atto: ce li avete bocciati tutti. Dovete studiare! E ancora non è arrivato il parere di merito della Corte Costituzionale…”.

Il referendum che ha bloccato i lavori di molti Consigli regionali -ha commentato il capogruppo regionale del Pd Domenico Ravetti - e che, in Piemonte, ha visto la nostra dura opposizione rischia di naufragare prima ancora di ricevere il parere della Consulta”.

La Corte di Cassazione  – ha proseguito l'esponente dem – ha chiesto di dettagliare il quesito che occupava ben diciassette pagine, quelle che componevano il “lenzuolo” che avevamo esposto".

Per il gruppo regionale M5S Piemonte si tratta di "una figuraccia della Lega". "La Corte Costituzionale ha evidenziato che il “compitino” assegnato da Salvini ai consiglieri leghisti del Piemonte è sbagliato. Tutti rimandati all'8 novembre quando, si spera, sapranno correggere gli errori commessi" concludono i consiglieri pentastellati.

 

Cinzia Gatti