Economia e lavoro - 23 ottobre 2019, 14:54

Regione, il Partito Democratico all'attacco della giunta Cirio: "Che fine hanno fatto i 200 milioni tolti da Finpiemonte?"

I consiglieri Dem: "I fondi ridotti dal capitale sociale della finanziaria regionale e messi a bilancio non sono ancora stati utilizzati, anche se la giunta precedente aveva già fatto molti passi avanti"

Ci sono 200 milioni che nei mesi scorsi avevano occupato le pagine delle cronache cittadine e piemontesi: quelli che la Regione aveva "tolto" da Finpiemonte con una riduzione di capitale (200 milioni 424mila e 289 euro, per la precisione) e che sarebbero dovuti andare a sostenere azioni per la cultura, il turismo, la qualità dell'aria, le fonti energetiche, cooperazione e associazionismo, occupazione e il mondo dell'industria, PMI e artigianato. A chiederne conto alla maggioranza guidata oggi da Alberto Cirio sono i consiglieri regionali del Partito Democratico.

"Il procedimento che doveva portare ai bandi correlati era partito lo scorso anno, poi sospeso dal periodo elettorale, ma adesso è tutto fermo - dice Daniele Valle, vicepresidente della commissione Cultura -. È una scelta politica e ci chiediamo il perché. L'impressione, poi, è che buona parte dei provvedimenti promessi dalla giunta Cirio siano in realtà risorse già stanziate in passato dalla vecchia giunta, cambiando solo l'etichetta e procrastinando nel tempo".

"Sono 140 milioni di euro per l'intero comparto di ricerca, artigianato, commercio, industria e occupazione - aggiunge Raffaele Gallo, vicepresidente della terza Commissione -. E il tessuto ci chiede di partire e in fretta. Altrimenti, se queste risorse non saranno destinate, andranno a coprire il disavanzo del bilancio della Regione. Abbiamo fatto domande chiare al presidente Cirio, ma sembra fin qui che abbiamo ascoltato soltanto parole e non abbiamo visto fatti".

"Su riduzione di inquinamento e qualità dell'aria ci sono oltre 5 milioni - aggiunge Alberto Avetta -, così come altri 5 sono destinati alla riqualificazione energetica degli edifici. Nei giorni scorsi si sono spese parole a favore dell'ambiente, ma poi bisogna declinarli fattivamente. E non si capisce perché non ci sia il cambio di passo promesso da Cirio in campagna elettorale".

"Le nostre priorità sono un Piemonte che porta benessere a tutti - conclude Domenico Ravetti, presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale - e invece da martedì saremo impegnati in aula per la modifica del referendum originato da Salvini al Papeete, perché hanno fatto un errore e ora devono rendere conto al partito di maggioranza nel loro schieramento. La velocità promessa da Cirio si sta schiantando contro la sua sonnolenza".

Massimiliano Sciullo